Meloni: tutela a italiani di flotilla, ma meglio i canali umanitari

Il governo tutelerà gli italiani che hanno scelto di partecipare alla missione Global Sumud Flotilla, l’iniziativa umanitaria in partenza per portare aiuti a Gaza con l’obiettivo dichiarato di rompere il blocco navale israeliano. Lo ha assicurato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una risposta alla segretaria del Pd, Elly Schlein, che ieri aveva sollecitato Palazzo Chigi a garantire la sicurezza dei connazionali a bordo, tra cui figurano anche quattro parlamentari.

La posizione di Palazzo Chigi

“Il governo italiano farà la sua parte per garantire tutela e sicurezza agli italiani coinvolti”, ha dichiarato Meloni, sottolineando tuttavia i limiti di una simile operazione. La premier ha preso atto della dimensione politica e simbolica che accompagna la missione, osservando che i promotori hanno deciso di procedere “a prescindere dai rischi”. Ma ha aggiunto che sarebbe preferibile “avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte dell’Italia, per evitare di esporre i partecipanti ai pericoli legati a un’area di crisi e all’onere aggiuntivo che ne ricade sulle autorità statali chiamate a garantire protezione”.

La Flotilla e il contesto di crisi

La Global Sumud Flotilla nasce con l’intento di portare beni di prima necessità alla popolazione della Striscia di Gaza, duramente colpita dal conflitto con Israele. L’iniziativa si inserisce in un contesto di altissima tensione internazionale: Tel Aviv ha più volte ribadito che non consentirà l’ingresso di imbarcazioni non autorizzate nelle acque di Gaza. Per questo, partecipare a una missione del genere comporta rischi concreti sia sul piano della sicurezza personale sia su quello diplomatico.

Le pressioni dell’opposizione

La segretaria dem Schlein aveva chiesto al governo un impegno chiaro per tutelare gli italiani a bordo, sottolineando il valore umanitario dell’iniziativa. La risposta di Meloni conferma l’attenzione dell’esecutivo, ma ribadisce anche la linea di prudenza: l’aiuto ai civili palestinesi deve avvenire attraverso i canali ufficiali, già operativi sotto l’egida delle organizzazioni internazionali e dei governi nazionali.

Una partita politica

L’episodio diventa così terreno di confronto politico interno. Per la presidente del Consiglio si tratta di bilanciare la necessità di proteggere i cittadini con il dovere di evitare mosse che possano essere interpretate come provocazioni. Per l’opposizione, la Flotilla resta un gesto di solidarietà civile che merita pieno sostegno. Sullo sfondo, l’ennesima dimostrazione di quanto la crisi in Medio Oriente pesi anche sugli equilibri interni italiani.