(Foto: Meloni e Zelensky).
Una strategia senza retromarce
L’esecutivo si presenta al prossimo Consiglio europeo con una linea netta: nessun arretramento sul sostegno all’Ucraina. La premier ribadirà che l’Italia è stata e resterà al fianco di Kiev con l’obiettivo di una pace “giusta e duratura”, una formula che chiama in causa tanto il cessate il fuoco quanto le garanzie per la sicurezza futura del Paese.
Parlamento coinvolto e agenda di Bruxelles
Prima del vertice, la presidente del Consiglio terrà comunicazioni al Senato e alla Camera, tracciando la rotta su sicurezza europea, energia, competitività e Medio Oriente. A seguire è previsto un confronto del gruppo dei Volenterosi con Volodymyr Zelensky, appuntamento che punta a coordinare assistenza militare, addestramento e ricostruzione.
Il nodo degli asset russi
Tra i dossier più sensibili resterà l’utilizzo dei beni russi congelati. Roma spinge per un impianto pienamente coerente con il diritto internazionale e per meccanismi di garanzia che limitino rischi legali e contabili sui bilanci nazionali. L’orientamento è pragmatico: sostenere Kiev senza aprire varchi che possano scaricare sul contribuente passività future.
Washington, dazi e linea europea
Nel perimetro transatlantico, il governo ribadisce che i dossier commerciali con gli Stati Uniti sono competenza dell’Unione e che l’Italia non conduce trattative parallele. L’obiettivo è difendere interesse nazionale e filiere strategiche evitando di alimentare fratture intraeuropee.
Opposizioni divise sull’Europa
In Aula le opposizioni si presentano con documenti distinti. Pesano visioni differenti su riarmo, migrazioni e sicurezza. Il voto alle risoluzioni indicherà la misura del consenso interno sulla linea del governo in vista del Consiglio europeo.
“Kiev non è sola”, il messaggio politico
La cornice resta quella di un impegno europeo che punta a mantenere alta la pressione su Mosca, rafforzando difesa ucraina, sanzioni mirate e cooperazione industriale. Il messaggio che circola tra le capitali è netto: “Kiev non è sola”.
Che cosa guardare nelle prossime ore
Asset russi: se e come faranno da leva per la ricostruzione, con che coperture e quali garanzie per gli Stati membri.
Rifornimenti e addestramento: il ritmo dei programmi comuni e il ruolo dell’industria europea della difesa.
Dossier transatlantico: equilibrio tra tutela delle esportazioni europee e cooperazione strategica con Washington.
Tenuta politica in Italia: il perimetro dell’appoggio parlamentare alla posizione del governo.
Il quadro di sintesi
L’Italia entra al vertice con una formula chiara: sostegno pieno a Kiev, prudenza giuridico-contabile sugli asset russi, coerenza europea nella gestione dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti. La sfida è trasformare il principio politico in decisioni operative sostenibili, senza perdere trazione nel quadro Ue e senza appesantire i conti pubblici.