Autunno caldo tra accuse, ritardi e candidati in bilico: la macchina del voto si mette in moto.
L’autunno 2025 si annuncia decisivo per sette regioni – Valle d’Aosta, Marche, Calabria, Toscana, Campania, Puglia e Veneto – chiamate alle urne tra fine settembre e novembre. Il calendario è fitto, la politica è in fibrillazione e gli schieramenti affinano le liste in un clima che promette scintille.
Le regioni al voto e le date ufficiali
- Valle d’Aosta: election day domenica 28 settembre per il rinnovo del Consiglio regionale e della maggior parte dei Comuni, compresa Aosta.
- Marche: urne aperte domenica 28 e lunedì 29 settembre per la Regione.
- Calabria: voto domenica 5 e lunedì 6 ottobre per il presidente e il Consiglio.
- Toscana: voto domenica 12 e lunedì 13 ottobre per il governatore e il Consiglio.
- Campania, Puglia, Veneto: finestra attesa a novembre, con data indicativa entro domenica 23 novembre.
Scadenze per le liste e le candidature
- Calabria: chiusura presentazione liste e candidature sabato 6 settembre.
- Toscana: scadenza per liste e candidature sabato 13 settembre.
- Campania, Puglia, Veneto: con voto ipotizzato al 23 novembre, il termine per depositare liste e candidature cade sabato 25 ottobre (ventinovesimo giorno precedente).
I principali protagonisti in campo
Calabria
Nel centrodestra corre l’uscente Roberto Occhiuto. Il centrosinistra punta su Pasquale Tridico, già presidente Inps. Nel dibattito pubblico è circolata l’ipotesi di una candidatura civica della docente Donatella Di Cesare a sostegno di Tridico, con polemiche seguite a un suo post poi rimosso dopo la morte di Barbara Balzerani. Dal versante civico, l’associazione Libera ha richiamato gli elettori a un voto consapevole: “voto consapevole e politica libera da compromessi”, ha dichiarato Libera.
Toscana
La sfida è netta: il centrosinistra ricandida Eugenio Giani, il centrodestra schiera Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. Sullo sfondo pesa l’inchiesta della procura di Prato sul caso Tommaso Cocci, ex consigliere comunale di FdI, finito al centro di un presunto ricatto legato a una foto intima inviata dopo un adescamento online.
Marche
Conferma sulla carta per il governatore uscente Francesco Acquaroli (centrodestra). Il centrosinistra risponde con Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro. Il test marchigiano dirà molto sugli equilibri nazionali della coalizione di governo e delle opposizioni.
Campania, Puglia, Veneto
Qui la partita è ancora in costruzione, ma le manovre sono avanzate. In Puglia, nel centrosinistra, il nome di Antonio Decaro è accompagnato da condizioni politiche sui predecessori Michele Emiliano e Nichi Vendola. Nel centrodestra pesa anche la competizione interna: per la Lega in Puglia è dato in rampa di lancio Roberto Vannacci. In Veneto e Campania, trattative e veti incrociati tengono aperta la definizione dei candidati e delle coalizioni.
Tensione a scoppio ritardato
Quelle autunnali non sono semplici amministrative: sono un stress test per gli schieramenti. In Calabria pesa il tema della legalità e della qualità delle liste; in Toscana la campagna s’incrocia con un caso giudiziario che rimbalza sulla comunicazione dei partiti; nelle Marche la sfida è tra continuità e rilancio; in Puglia, Veneto e Campania la scelta dei nomi diventa banco di prova dei rapporti di forza nazionali. Con scadenze serrate e margini d’errore ridotti, chi sbaglia confezione delle liste rischia di compromettere il risultato finale.
La macchina elettorale, insomma, è partita. E il suo ritmo – dettato da scadenze, candidature e coalizioni – imporrà decisioni rapide e messaggi chiari agli elettori, chiamati a scegliere in un quadro che cambia di settimana in settimana.