PayPal annuncia una seconda ondata di licenziamenti, via altri 2.500 dipendenti

- di: Redazione
 
PayPal, per la seconda volta a distanza di un anno, è costretta a tagliare posti di lavoro. Questa volta saranno licenziati 2.500 dipendenti, cioè circa il 9% della sua forza lavoro globale. L'amministratore delegato, Alex Chriss, ha detto ai suoi collaboratori la decisione di "dimensionare correttamente" l'azienda "attraverso riduzioni dirette ed eliminazione di ruoli aperti".

PayPal annuncia una seconda ondata di licenziamenti, via altri 2.500 dipendenti

Nel settore dei pagamenti digitali, PayPal deve affrontare la crescente concorrenza di rivali come Apple, Zelle e Block. Chriss è stato assunto lo scorso anno con il mandato di risanare PayPal. Gli investitori speravano che riuscisse a rilanciare il prezzo delle azioni della società, caduto di oltre il 20% negli ultimi 12 mesi.

A novembre, PayPal ha riportato i suoi primi utili sotto la guida del nuovo capo, superando le aspettative degli analisti e dando agli investitori la speranza che la sua inversione di tendenza fosse partita. La settimana scorsa, l’azienda ha lanciato nuovi prodotti basati sull'intelligenza artificiale e una funzionalità di pagamento con un clic.

PayPal sta affrontando gli stessi problemi degli altri giganti della tecnologia, relativi all'esigenza di ridurre i costi e lo sta facendo ricorrendo ai licenziamenti. Il settore avrebbe perso solo lo scorso anno più di 260.000 posti di lavoro.
Solo nell'ultimo mese, quasi 100 aziende tecnologiche – tra cui Meta, Amazon, Microsoft, Google, TikTok e Salesforce – hanno annunciato un totale di 25.000 tagli di posti di lavoro.

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