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Patrimoniale nascosta sulla casa: l’allarme dell’IBL

- di: Matteo Borrelli
 
Patrimoniale nascosta sulla casa: l’allarme dell’IBL
La patrimoniale che non dice il suo nome
La patrimoniale che non dice il suo nome. Affitti brevi, vincoli e proprietà: la tassa invisibile secondo IBL.

(Foto: Alberto Mingardi, Direttore Generale IBL).

Questo testo è una sintesi di un editoriale dell’IBL – Idee per il libero mercato. Gli autori dell’IBL descrivono una patrimoniale mascherata che non passa da un’imposta formale, ma da restrizioni che riducono il valore e l’uso della proprietà privata.

Lo afferma IBL: lo Stato può colpire la casa in due modi, con tasse esplicite oppure con norme che limitano l’uso del bene. In questo secondo caso, puntualizza IBL, il prelievo non è dichiarato ma produce effetti identici.

Evidenzia l’Istituto Bruno Leoni che le imposte tradizionali hanno almeno un pregio: “si vedono”. Le restrizioni, invece, operano nell’ombra e colpiscono senza un confronto trasparente su quanto e perché si paga.

Affitti brevi: il cuore della tassa invisibile

Secondo l’IBL – Idee per il libero mercato, le norme sugli affitti brevi sono l’esempio più chiaro di questa logica. Gli autori dell’IBL sottolineano che l’effetto reale dei divieti non è proteggere il mercato, ma comprimere una domanda legittima.

Puntualizza IBL che nei periodi di alta richiesta il meccanismo diventa “infernale”: l’offerta non può reagire, i prezzi salgono e il mercato si irrigidisce.

Il cuore dell’analisi dell’IBL è netto: se una norma riduce il valore d’uso di un immobile, riduce anche il suo valore economico. Questa perdita, evidenzia l’Istituto Bruno Leoni, è “un costo imposto dall’alto”, quindi un vero e proprio prelievo.

Venezia, un caso emblematico

L’IBL porta l’esempio di Venezia, dove il conflitto tra regolazione e proprietà è esploso. Gli autori dell’IBL ricordano che la sospensione dei regolamenti più restrittivi è arrivata solo grazie a una mobilitazione pubblica e organizzata dei proprietari.

Qui la lezione è chiara, afferma IBL: la difesa della proprietà funziona quando è politica, esplicita e argomentata, non quando si affida a scorciatoie giudiziarie.

La conclusione dell’IBL

Lo afferma IBL senza ambiguità: regole che limitano l’uso della proprietà, anche in assenza di danni a terzi, sono equivalenti a una tassa. Cambia il nome, non l’effetto.

Evidenzia l’Istituto Bruno Leoni che non serve una patrimoniale dichiarata per colpire la ricchezza immobiliare: basta erodere, norma dopo norma, la libertà di utilizzo. Il risultato è “una patrimoniale che non dice il suo nome”.

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