• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Avanzi di Natale: 10 regole smart per mangiare sicuri

- di: Jole Rosati
 
Avanzi di Natale: 10 regole smart per mangiare sicuri
Avanzi di Natale: 10 regole smart per mangiare sicuri
Dal frigo al freezer, i trucchi anti-spreco (e anti-mal di pancia).

Il giorno dopo le grandi tavolate, in molte case parte la “fase due”: contenitori che si moltiplicano, teglie che chiedono pietà e un dilemma universale: lo riscaldo o lo butto? La buona notizia è che, con qualche accortezza, si può fare pace con gli avanzi. La cattiva è che certe abitudini (lasciare tutto “ancora un po’ fuori”, ri-riscaldare e ri-raffreddare a ripetizione) sono un invito aperto ai batteri.

Le indicazioni più nette arrivano dall’Istituto superiore di sanità: gli avanzi di cibi cotti in frigorifero non dovrebbero restare oltre 2–3 giorni, e vanno gestiti in modo da evitare contaminazioni e cali di qualità.

Perché gli avanzi sono delicati

Il punto non è demonizzare “il giorno dopo”, ma ricordare una regola semplice: il freddo rallenta la crescita microbica, non la azzera. Se un alimento cotto resta troppo tempo a temperatura ambiente, o se viene maneggiato molte volte (forchette che assaggiano, cucchiai che tornano in pentola, piatti che rientrano in frigo), il rischio di contaminazione sale.

Organismi internazionali come OMS ed EFSA insistono su due pilastri: tenere il cibo a temperature sicure e limitare i tempi “fuori frigo”.

Le 10 regole d’oro per gestire gli avanzi senza sorprese

1) La prevenzione comincia prima: spesa e porzioni

La prima mossa anti-spreco è la più noiosa (quindi la più ignorata): calcolare porzioni e ospiti. Se compri “a sentimento”, poi conservi “a speranza”. Pianificare riduce avanzi e gestione a rischio.

2) Dal tegame al contenitore: cambio d’abito obbligatorio

Gli avanzi stanno meglio in contenitori puliti e ben chiusi che non nelle pentole. Motivo pratico: si raffreddano in modo più omogeneo, occupano meglio lo spazio e restano protetti da contaminazioni e odori.

3) La regola delle due ore: non è un modo di dire

Linee guida europee e internazionali convergono: non lasciare cibi cotti a temperatura ambiente per più di due ore. Se la casa è calda e la tavola “si trascina”, non fare il romantico: porziona e riponi.

4) Frigo sì, ma breve: 2–3 giorni (non una settimana)

Qui l’indicazione è tagliente: gli avanzi di cibi cotti in frigo dovrebbero essere consumati idealmente entro 2–3 giorni. Oltre, aumenta la probabilità che sicurezza e qualità scivolino.

5) Dove li metto? In alto, lontano dal crudo

Gli alimenti già cotti andrebbero sistemati separati dai crudi. In pratica: niente pollo arrosto che “gocciola” vicino alla carne da cucinare domani. Il Ministero della Salute ricorda anche la logica delle zone: le parti più fredde ospitano carne e pesce, mentre la zona centrale è adatta a latticini e dolci a base di creme.

6) Evita il “roller coaster” termico: scalda solo quello che mangi

Se un avanzo viene riscaldato, poi torna in frigo, poi viene riscaldato di nuovo… hai creato la serie TV preferita dei microrganismi. Meglio: scaldare solo la porzione che si consuma, lasciando il resto al freddo, intatto e ben chiuso.

7) Occhio ai “campioni di fragilità”: creme, salse e insalata russa

Ci sono piatti che non perdonano: creme, salse e preparazioni con uova/maionese richiedono rigore. Anche l’insalata russa, spesso protagonista delle feste, non ama la navetta frigo–tavola: meno spostamenti fai, meno rischi crei.

8) Un contenitore, un piatto: niente “misti” di fine cenone

La tentazione è forte: mettere tutto “in un unico mega-box”. Meglio di no. Separare le preparazioni riduce contaminazioni incrociate, preserva sapori e rende più facile consumare in sicurezza.

9) Freezer: il tuo alleato, se lo usi bene

Se capisci che non mangerai tutto in tempo, congela. Ma con metodo: contenitori adatti al freezer e porzioni piccole (così scongeli e consumi in una sola volta). Per lo scongelamento, EFSA e OMS raccomandano la via più sicura: in frigorifero (non sul piano cucina “tanto è inverno”).

10) Il test finale: se “parla male”, ascoltalo

Muffa, odore acido o rancido, colori strani, consistenza alterata: sono segnali che non meritano dibattito. Se un avanzo mostra segni di deterioramento, si elimina. E no: “lo riscaldo e passa” non è un incantesimo universale.

Due dettagli che fanno la differenza: temperatura e riscaldamento

Temperatura del frigo: il Ministero della Salute indica come riferimento una temperatura interna intorno a 4–5 °C e ricorda che le zone del frigorifero non sono tutte uguali. Un termometro economico può valere più di mille buone intenzioni.

Riscaldamento: quando si decide di “seconda vita”, l’obiettivo è riportare il cibo a una temperatura adeguata e uniforme. L’OMS, nelle sue raccomandazioni generali, invita a riscaldare gli avanzi finché sono ben caldi (senza tiepidismi).

Il retroscena: perché l’Iss insiste anche sulla comunicazione online

Non è solo una faccenda di frigorifero: l’Iss sta lavorando anche su come i cittadini assorbono consigli di sicurezza alimentare sul web. Il progetto SAC (Sicurezza alimentare casalinga), avviato nel 2024, monitora la percezione della food safety online e punta a migliorare strumenti e messaggi per scelte più consapevoli.

In una nota riportata dalla stampa di settore, la ricercatrice Iss Antonella Maugliani (referente scientifica del progetto) spiega che le risposte dei cittadini servono a rendere più efficaci le informazioni su comportamenti sicuri: dalla spesa alla conservazione, fino alla preparazione, adattando la comunicazione ai bisogni reali.

Mini check-list da attaccare al frigo

Porziona subito. Chiudi bene. Raffredda rapidamente. Consuma entro 2–3 giorni (oppure congela). Separa cotto e crudo. Scalda solo ciò che mangi. Diffida di odori e colori sospetti. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 6 record
25/12/2025
Avanzi di Natale: 10 regole smart per mangiare sicuri
Avanzi delle feste senza rischi: quanto durano in frigo, quando congelare, come riscaldare...
24/12/2025
Influenza, il picco è vicino: perché corre veloce e passa dalle mani
Influenza in crescita in tutta Italia: scuole al centro dei contagi, virus in aumento e tr...
23/12/2025
Influenza, Italia nel pieno del picco invernale: aumentano contagi, pressione sui PS
Influenza, Italia nel pieno del picco invernale: aumentano contagi, pressione sui PS
22/12/2025
Sanità 2026: più prevenzione e assunzioni, taglio agli innovativi
La manovra ridisegna la sanità: fondi per prevenzione e screening, nuove assunzioni e agev...
19/12/2025
“My name is Luca”, la ballata per Vialli: sport, musica e ricerca sul palco del Regio
Torino sceglie il suo teatro più iconico per raccontare una storia che va oltre il calcio
Trovati 6 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia