Il Presidente di ANIA affronta i temi chiave che oggi interessano il settore assicurativo: dalla necessità di far crescere in Italia una cultura della protezione alla transizione tecnologica che permette di passare dal semplice risarcimento alla prevenzione dei rischi. Centrale il ruolo dell’innovazione – intelligenza artificiale, big data, connettività costante – e quello della formazione, soprattutto nelle scuole, per avvicinare le nuove generazioni a strumenti ancora troppo poco utilizzati rispetto al resto d’Europa.
Giovanni Liverani: “La tecnologia ci permetterà di prevenire i rischi, non solo di risarcirli”
Presidente, il comparto assicurativo si trova oggi in prima linea di fronte a rischi sempre più complessi, dal cambiamento climatico alla sicurezza digitale. Come si può conciliare sostenibilità, innovazione e accessibilità delle polizze per cittadini e imprese?
Le assicurazioni nascono per proteggere famiglie, imprese e imprenditori dalle avversità. Sono uno strumento potentissimo, capace di intervenire su molti rischi che oggi diventano più frequenti e incisivi. Tuttavia in Italia questo strumento è ancora poco utilizzato: siamo fanalino di coda in Europa perché c’è scarsa conoscenza del valore della protezione assicurativa. Per sviluppare una vera cultura assicurativa serve informazione, presenza e capacità di essere pronti quando i cittadini hanno bisogno. Stiamo lavorando proprio su questo: formare, comunicare, essere presenti in ogni occasione pubblica in cui si può spiegare cosa fa un’assicurazione e quale ruolo può avere nella vita di tutti.
L’innovazione tecnologica è l’altro pilastro della nostra strategia. Oggi possiamo trasformare un settore tradizionalmente reattivo - che interviene quando il danno è già avvenuto - in un sistema proattivo, capace di prevenire i rischi prima che si concretizzino. Tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’utilizzo dei dati, integrati con la connettività continua attraverso smartphone e dispositivi digitali, permettono nuove forme di assistenza e protezione. La sfida è garantire un dialogo con gli assicurati h24: è così che il settore può crescere e diventare più accessibile.
Il rapporto tra giovani e assicurazioni negli ultimi anni è cambiato: c’è maggiore consapevolezza ma anche diffidenza. In che modo ANIA può avvicinare le nuove generazioni, soprattutto sui temi previdenziali e di protezione personale?
Per sviluppare il settore dobbiamo farlo conoscere e si comincia da giovani. I futuri capifamiglia e imprenditori devono imparare cos’è una polizza, come ci si protegge, come si prevengono i rischi. Per questo siamo entrati nelle scuole. Abbiamo concluso un ciclo di incontri con studenti delle superiori in diverse città – Torino, Milano, Napoli - abbiamo chiuso con un incontro finale a Roma.
È un progetto che abbiamo potuto realizzare grazie a un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ringraziamo per aver aperto le porte degli istituti. Crediamo che la chiave del futuro sia qui: un giovane che conosce lo strumento assicurativo, domani lo utilizzerà e saprà riconoscerne l’importanza per sé e per la propria famiglia.
ING. GIOVANNI LIVERANI, PRESIDENTE DI ANIA
Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, dedica l’intera carriera al settore assicurativo, distinguendosi per innovatività, leadership internazionale e capacità di creazione di valore.
Nel 1991 inizia il suo percorso nel Gruppo Generali dove rimarrà per l’intera sua carriera. Nel 1993 è co-fondatore di Genertel, la prima compagnia assicurativa online in Italia.
Dal 2006, il suo profilo si rafforza progressivamente fino a ricoprire il ruolo di CEO Europa, Medio Oriente e Africa nel 2013 e, dal 2015, di membro del Group Management Committee e CEO di Generali Deutschland AG, la seconda compagnia assicurativa in Germania e la seconda maggior business unit di Generali.
Dopo aver lasciato i suoi incarichi operativi nelle Generali, a dicembre 2024 è stato eletto Presidente dell’ANIA.