L'oro tocca minimi dal 31 marzo

 
Cedeva il 4,4%, ora perde l'1,1% a 1.744,25 dollari (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 ago - I buoni dati sull'occupazione americana diffusi venerdi', segno della solidità della ripresa a stelle e strisce, e le possibili mosse della Federal Reserve spingono al ribasso il prezzo dell'oro che, nella notte, è scivolato ai minimi in quattro mesi e poi ha recuperato terreno. Il metallo prezioso cede al momento l'1,1% a 1.744,25 dollari l'oncia, ma era arrivato a perdere il 4,4% a 1.684,37 dollari, il punto piu' basso dal 31 marzo scorso. "I dati sul lavoro americano hanno superato le aspettative, innescando il rally del dollaro e il calo di beni rifugio come oro e argento. Aumentano infatti le possibilità che il cosiddetto tapering della Fed, il processo di riduzione delle misure di stimolo, possa iniziare prima del previsto", scrivono gli analisti di Kinesis, segnalando che "da un punto di vista tecnico, dopo settimane di movimenti laterali, il primo segnale di debolezza dell'oro è stato l'allontanamento dal range tra 1.790 e 1.820 dollari". Tuttavia, il recupero a cui si è assistito, con l'oncia tornata sopra i 1.700 dollari, "dimostra che il calo iniziale è stato determinato da una reazione eccessiva del mercato a uno scenario di bassa liquidità".

FONTE: RADIOCOR
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