Nuove frontiere della telemedicina grazie alla fibra di Open Fiber e al progetto WE-EASE-IT

- di: Daniele Minuti
 

Si chiama "WE-EASE-IT" (AN OPEN SMART AMBULATORY 4.0 EMPOWERING CHRONIC PATIENTS) il progetto portato avanti Università Campus Bio-Medico di Roma, Open Fiber, ed ELIS con l'obiettivo di ridurre le interruzioni dei servizi di telemedicina per i pazienti in ricovero domiciliare grazie alla rete FTTH di OF. L'obiettivo è quello di creare un nuovo modello di servizio ospedaliero che ricorra all'ICT per monitorare in maniera più efficiente i pazienti cronici.

Nuove frontiere della telemedicina grazie alla fibra di Open Fiber

Nella prima fase della sperimentazione, sono stati monitorati pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva tramite l'uso di un pulsossimetro e dell’applicazione BPCOmedia-AIPO, la quale permette il monitoraggio dei parametri del paziente (livello di ossigenazione del sangue e della frequenza cardiaca). Grazie a 3 misurazioni giornaliere e un algoritmo predittivo, si possono monitorare le condizioni del profilo e nell'eventualità di dati non in linea coi parametri, il paziente può essere visitato a distanza da qualunque dispositivo attraverso il browser.
Un progetto reso possibile dall'infrastruttura in fibra ottica di Open Fiber, che riduce al minimo interruzioni o rallentamenti durante le visite.

Patrizio Diodati, Business Development di Open Fiber, ha commentato: "La fibra ottica è fondamentale per abilitare servizi innovativi e in questo caso l’ambito applicativo è particolarmente importante visto che si parla di salute dei cittadini. Un monitoraggio h24 e in tempo reale del paziente non richiede più un ricovero ospedaliero ma, grazie ad una connessione ultraveloce, può essere effettuato a distanza utilizzando dispositivi indossabili che comunicano continuamente con lo specialista".

Paolo Soda, Professore Ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, Facoltà Dipartimentale di Ingegneria, esperto di Intelligenza Artificiale, ha detto: "Il progetto mostra con successo che l’integrazione di tecnologie dell’informazione, che spaziano dalla fibra ottica all’intelligenza artificiale, sono fondamentali per sviluppare strumenti di medicina predittiva, precisa, personalizzata, preventiva e partecipativa. Grazie al contributo delle Unità Operative di Medicina Interna e di Geriatria, la sperimentazione condotta nel progetto ha infatti dimostrato che gli algoritmi intelligenti sviluppati presso la Facoltà di Ingegneria permettono allo specialista di tele-monitorare i pazienti affetti da BPCO, non solo predicendo gli aventi avversi e migliorando quindi la qualità della vita del paziente, ma anche supportando lo specialista nell’individuazione delle situazioni da attenzionare".

Giuseppe Capasso, Ceo di BPCOmedia, ha dichiarato: "Lo studio ha dimostrato la scalabilità tecnologica di BPCOmedia e la sua integrazione con la piattaforma Open-Health sviluppata nel progettooffrendo nuove soluzioni di e-Health basate su intelligenza artificiale e connessione ultra veloce e affermando una alta qualità complessiva del sistema di telemonitoraggio e del suo gradimento da parte dell'utente finale".

Luigi de Costanzo, Direttore ELIS Innovation Hub, ha aggiunto: "Questo progetto ha offerto a ELIS l’opportunità di abilitare un ampio ecosistema dell’innovazione, che ha visto coinvolte start-up, grandi aziende e centri di ricerca nel disegnare il concept di servizio e nella collaborazione allo sviluppo della piattaforma Open Health per implementare funzionalità avanzate di collaborazione e teleassistenza. Una grande occasione di innovazione collaborativa offerta da Open Fiber".

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