Open Fiber si aggiudica l’FTTH Council Europe Operator Award 2024

- di: Redazione
 

Open Fiber si è aggiudicata l’FTTH Council Europe Operator Award 2024, riconoscimento assegnato dall'omonima organizzazione di imprese alle eccellenze che hanno contribuito allo sviluppo di infrastrutture in fibra ottica Fiber To The Home in Europa.

Open Fiber si aggiudica l’FTTH Council Europe Operator Award 2024

Il premio è stato consegnato all’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola nell’ambito della FTTH Conference, l’evento annuale organizzato da FTTH Council Europe, che quest’anno si è tenuto a Berlino. Nel corso della FTTH Conference è stato presentato il report annuale, redatto da Idate, sullo stato della connettività FTTH in Europa relativo al periodo settembre 2022-settembre 2023. In questo lasso di tempo, l’Italia ha registrato una crescita di 1.5 milioni di unità immobiliari rispetto alla rilevazione precedente, per un totale di 15.5 milioni di UI che corrispondono a circa il 60% del totale, vicino alla media europea (EU27+ Regno Unito).

Raf Meersman, Presidente di FTTH Council Europe, ha spiegato: "Siamo molto lieti di premiare Open Fiber, un operatore che fin dalla sua fondazione nel 2016 ha dimostrato di essere all'avanguardia nel rollout FTTH. I risultati ottenuti da Open Fiber hanno avuto il merito di stimolare gli investimenti nella tecnologia FTTH in Italia, un mercato cruciale per la competitività digitale dell'Europa".

Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber (nella foto), ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di ricevere questo premio che certifica il contributo fondamentale di Open Fiber nel passo in avanti sull’infrastrutturazione digitale compiuto dall’Italia, che fino a pochi anni fa scontava un grave ritardo rispetto alla media europea. Per completare la digitalizzazione, tuttavia, è necessario che le reti vengano utilizzate dagli utenti, e su questo fronte il nostro Paese è ancora indietro. Un percorso di switch-off della rete in rame e di migrazione verso la fibra ottica, come quello di recente ipotizzato dalla Commissione Europea, renderebbe più semplice raggiungere gli obiettivi di connettività Gigabit fissati dall’UE, garantendo al tempo stesso un orizzonte certo di ritorno per gli investimenti privati nella realizzazione di reti ultraveloci".

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