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Nucleare, in Italia nasce la Santa Alleanza per fare piccoli reattori

- di: Bruno Coletta
 
Nucleare, in Italia nasce la Santa Alleanza per fare piccoli reattori
Collaborazione tra Enel, Ansaldo e Leonardo. In risposta all’aumento dei prezzi del gas, l’Italia punta sull’energia nucleare per garantire la sicurezza energetica.

Accordo per una nuova società nucleare
Enel, Ansaldo Energia e Leonardo hanno annunciato la creazione di una joint venture dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie nucleari, con un focus sugli Small Modular Reactors (SMR) di terza generazione avanzata. La nuova società sarà così strutturata: Enel deterrà il 51% delle quote, Ansaldo Energia il 39% e Leonardo il restante 10%. Enel, in qualità di azionista di maggioranza, nominerà il presidente e l’amministratore delegato. 

Obiettivi della partnership

La joint venture si concentrerà inizialmente sulle attività necessarie per la realizzazione del primo SMR in Italia. Parallelamente, si dedicherà alla ricerca e al monitoraggio nel campo dei reattori nucleari di quarta generazione, noti come Advanced Modular Reactors (AMR). L’effettiva costruzione degli impianti dipenderà dall’adozione di un quadro normativo adeguato per la produzione di energia nucleare nel paese. 

Contesto energetico europeo

Questa iniziativa si inserisce in un contesto europeo caratterizzato da crescenti preoccupazioni per l’aumento dei prezzi del gas. La Commissione Europea ha recentemente avvertito che i prezzi del gas nel 2025 saranno superiori a quelli del 2024, oscillando tra i 40 e i 50 euro al megawattora, a causa della cessazione delle forniture dalla Russia. Alla borsa TTF di Amsterdam, il prezzo del metano ha superato i 55 euro al megawattora. 

Dichiarazioni ufficiali
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), ha promosso questo progetto per rafforzare la posizione dell’Italia in ambiti tecnologici avanzati. L’accordo rappresenta un passo significativo nella strategia del governo di favorire sinergie tra le società partecipate per consolidare il ruolo del paese nel settore energetico. 

Prospettive future
Sebbene i tempi per la realizzazione dei nuovi impianti nucleari siano lunghi, con previsioni che indicano il 2030 come data di avvio della produzione, questo accordo segna un punto di svolta nella politica energetica italiana. L’obiettivo è diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas, garantendo al contempo la sicurezza energetica nazionale. 
In sintesi, l’Italia sta intraprendendo un percorso verso l’energia nucleare di nuova generazione, con l’intento di affrontare le sfide energetiche future e contribuire alla stabilità del sistema energetico europeo.

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