Sacrificio di Ifigenia, affresco da Pompei, 140 × 130 cm, Napoli, Museo Archeologico Nazionale, Su concessione del Ministero della Cultura / Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Archivio Fotografico
Un viaggio nell’universo dell’immaginazione, dal Barocco al metaverso, trascina il pubblico tra percorsi multimediali e multisensoriali che trasformano uno storico palazzo romano nella cornice di linguaggi e visioni tra virtuale e reale.
È solo uno dei tanti appuntamenti con l’arte che la Pasqua alle porte regala con aperture straordinarie e visite guidate nei musei da nord a sud.
Ecco la nostra agenda del weekend a tu per tu con la bellezza.
A Torino con Leonardo
A partire dal 7 aprile la Biblioteca Reale di Torino presenta ai visitatori alcuni disegni di Leonardo da Vinci raramente visibili al pubblico per motivi conservativi. I lavori esposti saranno in tutto tredici e tra queste spiccano i celebri fogli con l’Autoritratto, il Volto di fanciulla, la Testa virile di profilo incoronata d’alloro, e il Codice sul volo degli uccelli.
Allestito nei due caveaux della biblioteca, il percorso è suddiviso in due sezioni. La prima segue gli avvenimenti che hanno scandito la vicenda umana e artistica del maestro, a partire dal 1452, anno della nascita a Vinci, fino al 1519, data della morte in Francia. La seconda tappa accompagna il pubblico nel caveau Leonardo, con la sezione A tu per tu con Leonardo, nella quale sono esposti tredici disegni, il Codice sul volo degli uccelli e una selezione di cinque fogli di artisti vicini a Leonardo, dal suo maestro Andrea del Verrocchio agli allievi.
Aperture straordinarie lunedì 10 e 24 aprile, lunedì 1° maggio e venerdì 2 giugno.
A Venezia omaggia Picasso
L’8 aprile di 50 anni fa si spegneva Pablo Picasso. In occasione del cinquantesimo anniversario della morte, a Venezia la Collezione Peggy Guggenheim espone nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni i sei capolavori dell’artista spagnolo presenti nel museo, acquistati dalla mecenate americana tra gli anni '30 e '50 del XX secolo.
I lavori dell’artista cubista oggi presenti in collezione spaziano dal 1911, anno de Il poeta, al 1939, con Busto di uomo in maglia a righe, riflettendo l’evoluzione del linguaggio visivo dell’artista.
In mezzo si collocano opere come Pipa, bicchiere, bottiglia di Vieux Marc (1914), Lo studio (1928), messo in dialogo con Sulla spiaggia (1937).
Non manca in collezione il richiamo alla tragedia della guerra civile spagnola, caro all’artista. Nell’opera Il sogno e la menzogna di Franco (1937) il pittore raffigura il generale Francisco Franco, futuro dittatore di Spagna, con sembianze mostruose.
A Roma tra il Barocco e il metaverso
Dal 5 aprile al 23 luglio Palazzo Cipolla ospita il percorso Ipotesi Metaverso, a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, un’immersione in nuove dimensioni esistenziali e nei mondi immaginari di 32 artisti (16 storici e 16 contemporanei) a confronto sul terreno dell’immaginazione, dal Barocco a oggi.
Opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero incontrano opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale, da Robert Alice a Refik Anadol, da Alex Braga a Krista Kim.
Da una tra le più celebri e visionarie “Carceri d’Invenzione” di Giambattista Piranesi il percorso conduce tra le architetture illusionistiche e disorientanti grazie al film d’animazione 3D di Grégoire Dupond e Teho Teardo e ancora a Escher, l’artista che ha più ispirato gli “architetti” del Metaverso, a dialogo con Andrea Pozzo. Inquietudine e sorpresa avanzano con le innumerevoli metamorfosi di volti create da Mario Klingemann con nuove applicazioni delle reti neurali. Nel dialogo fra fisico e digitale vediamo Giacomo Balla - artefice di una sorprendente ibridazione fra razionalismo ed esoterismo - confrontarsi con Robert Alice, autore una rappresentazione in grafica vettoriale per rappresentare l’architettura tecnologica del nuovo internet, il web3.
La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 20. A Pasqua, 9 aprile, l’apertura è dalle 15 alle 20, a Pasquetta dalle 10 alle 20.
A Napoli Picasso e l’antico a confronto
Nel 1917 Pablo Picasso soggiornò a Napoli due volte, nel corso del suo viaggio in Italia a seguito
dei Ballets Russes.
I soggiorni napoletani hanno esercitato una grande suggestione sul grande maestro catalano, soprattutto per ciò che riguarda l’incontro con l’antico. Le visite a Pompei e al Museo Nazionale di Napoli ebbero un forte impatto sulla sua produzione artistica, come dimostrano i dipinti del “secondo periodo classico” (1917-1925) e l’opera grafica degli anni Trenta, a partire dalle stampe che caratterizzano la cosiddetta Suite Vollard (1930-1937). Si tratta di una serie di incisioni che si configurano come un fulcro interpretativo nell’opera dell’artista.
Le 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard, eccezionale prestito del British Museum di Londra, sono il fiore all’occhiello della mostra Picasso e l’antico, in corso fino al 27 agosto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il percorso, che si inserisce nel programma internazionale “Picasso Celebrazioni 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso” nel cinquantenario della morte, presenta 43 lavori dell’artista a confronto principalmente con le sculture Farnese e con i dipinti da Pompei.
Il visitatore potrà comprendere la profonda influenza esercitata da uno dei più grandi musei di arte classica sull’opera di uno dei più importanti artisti moderni.
Allestita nelle sale della collezione Farnese, l’esposizione è suddivisa in due momenti: il primo riguarda i soggiorni a Napoli di Picasso, delineando come si presentava il museo al tempo della visita dell’artista. La seconda tappa di questo viaggio è relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori del grande maestro.