Da Jean Cocteau all’arte "da toccare", le mostre del weekend

- di: Samantha De Martin
 

MAXXI, Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists II - Aleksandra Kasuba - A Spectral Passage, 1975 – 2023 | Foto: © Cinzia Capparelli

A Roma l’arte è da “attraversare”

Nella stanza pensata da Laura Grisi un vento da sud est alla velocità di 40 nodi coglie di sorpresa il visitatore del Maxxi con un forte flusso d’aria improvviso. È una delle opere che attraversano AMBIENTI 1956 - 2010. Environments by Women Artists II, la mostra del Maxxi e della Haus der Kunst di Monaco, a cura di Andrea Lissoni, Marina Pugliese, Francesco Stocchi in corso a Roma fino al 20 ottobre.

Dalla tenda in vinile rosso sospesa - che ricorda le tradizionali zanzariere utilizzate in Giappone - realizzata da Tsuruko Yamazaki, al percorso sensoriale con cui Lygia Clark fa rivivere l’esperienza del concepimento e della nascita, gli ambienti in mostra, al confine tra arte, architettura e design, sono opere immersive nelle quali il pubblico è invitato a entrare, abbandonando le scarpe e indossando un paio di calzini, attivandole e completandole grazie alla sua interazione. Artiste come Judy Chicago, Lygia Clark, Laura Grisi, Aleksandra Kasuba, Léa Lublin, Marta Minujín, Tania

Mouraud, Nanda Vigo, Tsuruko Yamazaki, Micol Assaël, Monica Bonvicini, Zaha Hadid, Kimsooja, Christina Kubisch, Nalini Malani, Pipilotti Rist, Martha Rosler e Esther Stocker invitano a toccare l’opera, vivendola, per uscirne da essa trasformati.

A Modena va in scena la natura morta

Nella Galleria BPER Banca, a Modena, ricette, menù e libri delle dispense si intrecciano ai colori, ai sapori e agli odori che scaturiscono dalle nature morte restituendo la vita vissuta all’interno delle case padane tra Sei e Settecento.

Fino al 30 giugno la mostra L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento, a ingresso gratuito, presenta per la prima volta al pubblico quindici tra i dipinti più significativi del nucleo di nature morte della collezione di BPER Banca. A questi si affiancano undici capolavori provenienti da collezioni private e istituzioni pubbliche nella costruzione di un prezioso itinerario che si snoda attraverso le principali scuole artistiche del bacino emiliano-romagnolo tra Seicento e Settecento. In dialogo con i dipinti, la curatrice dell’Archivio storico di BPER Banca, Chiara Pulini, propone una selezione di documenti dall’Archivio di Stato di Modena e dall’Archivio privato Rangoni Machiavelli che prova la connessione tra l’immagine trasmessa dall’opera d’arte e la vita vissuta.

A Brescia gli scatti di Federico Garolla

Attori di teatro e stelle nascenti della televisione, artisti, modelle, persone comuni si muovono in ambienti inconsueti e sorprendenti, immortalati dall’obiettivo di Federico Garolla.

Fino al 12 maggio il Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture a Brescia accoglie la retrospettiva dedicata uno dei maestri della fotografia italiana, tra i primi a portare gli abiti degli atelier più prestigiosi nelle strade al mattino presto, nelle periferie urbane ancora libere dal traffico delle automobili, sulle scalinate di una Roma deserta, creando una suggestiva fusione tra eleganza e realtà urbana.

Grazie a un approccio che va oltre la semplice documentazione visiva, catturando l’essenza e lo spirito di un’epoca in continuo cambiamento, le opere di Garolla riflettono la vivacità della società italiana del secondo dopoguerra, mentre il suo stile, tra gli anni settanta e ottanta, ha influenzato il percorso di molti colleghi.

Il percorso espositivo, a cura di Margherita Magnino e Carolina Zani, dal titolo Saper leggere il tempo, presenta circa 70 fotografie vintage, provenienti dall’Archivio Federico Garolla.

A Venezia arriva Jean Cocteau

A Venezia va in scena la prima e più grande retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata all’enfant terrible della scena artistica francese del XX secolo.

Allestita fino al 16 settembre alla Collezione Peggy Guggenheim, la mostra intitolata Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, a cura di Kenneth E. Silver, attraverso oltre centocinquanta lavori che spaziano da disegni alle opere grafiche, dai gioielli agli arazzi, dai documenti storici ai libri e alle riviste, ai film diretti dallo stesso Cocteau, ripercorre i momenti salienti della tumultuosa carriera del  poeta, romanziere, critico e drammaturgo.

C’è il Cocteau disegnatore, grafico, muralista, designer di moda, di gioielli, tessuti, e regista, un uomo del Rinascimento dei tempi moderni, la cui estrema versatilità e sperimentazione hanno lasciato un segno indelebile nell'arte del XX secolo.

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