FOTO: กสิณธร ราชโอรส - CC BY-SA 4.0
La finale di Miss Universo a Bangkok si è trasformata in una delle edizioni più controverse del concorso. Non per la competizione in sé, ma per ciò che ha rivelato: un clima di scarsa considerazione e di aggressioni verbali che hanno riportato al centro il tema del rispetto dovuto alle donne.
A catalizzare l’attenzione è stata Fátima Bosch, Miss Messico, sua malgrado trasformata nel simbolo di una battaglia che supera ampiamente i confini dello show.
Miss Universo, tra insulti e cadute il tema vero è la mancanza di rispetto verso le donne
Al centro dell’intera vicenda un episodio diventato virale: il magnate thailandese Nawat Itsaragrisil, organizzatore e presentatore dell’evento, ha attaccato Bosch durante una diretta streaming, accusandola di non aver condiviso alcuni contenuti promozionali sui social e arrivando a definirla “stupida”.
Un insulto pronunciato alla presenza delle telecamere, con noncuranza, come se fosse parte del copione. Bosch ha lasciato la stanza insieme a Miss Iraq dopo che Nawat aveva chiesto l’intervento della sicurezza. Poi, ai giornalisti, ha detto: «Quello che ha fatto il direttore non è rispettoso. Mi ha dato della stupida. Il mondo deve saperlo, perché siamo donne emancipate e questa è una piattaforma per far sentire la nostra voce».
Una vicenda che diventa politica
Il caso è rapidamente diventato un affare nazionale in Messico. La presidente Claudia Sheinbaum ha definito Bosch «un esempio di come le donne debbano far sentire la propria voce di fronte alle aggressioni», mentre nella città natale della vincitrice, Villahermosa, migliaia di persone si sono radunate in uno stadio per assistere alla gara in diretta. Al momento dell’incoronazione, la folla è esplosa in applausi e fuochi d’artificio.
Dimissioni tra i giudici e accuse di irregolarità
A peggiorare il clima, due membri della giuria — il compositore francese Omar Harfouch e l’ex calciatore Claude Makelele — hanno abbandonato l’evento. Uno dei due ha denunciato l’esistenza di un “voto segreto e illegittimo” avvenuto senza il coinvolgimento dell’intera giuria. Le accuse, non verificate, hanno alimentato un clima di sospetto, trasformando la serata in un caso internazionale.
Cadute in passerella: gli incidenti che hanno segnato lo show
La confusione si è aggravata con una serie di incidenti durante le sfilate. Miss Gran Bretagna, Danielle Latimer, è caduta mentre indossava un costume ispirato a Eliza Doolittle. Miss Giamaica, Gabrielle Henry, è caduta dal palco durante la sfilata in abito da sera ed è stata portata in ospedale. Immagini che hanno scatenato reazioni online e hanno contribuito alla percezione di un evento fuori controllo.
Le scuse tardive dell’organizzatore
Di fronte alle critiche crescenti, Nawat Itsaragrisil, dopo aver dichiarato che «preferiva non parlare di Bosch», ha fatto marcia indietro e si è scusato, congratulandosi con la vincitrice. Le sue parole non hanno però cancellato l'impressione di una serata gestita con superficialità e senza il dovuto rispetto per le concorrenti.
Il vero punto: una cultura che fatica a cambiare
Oltre lo spettacolo, ciò che resta è una domanda più profonda: perché, nel 2025, in un concorso che pretende di celebrare le donne, ci sono ancora comportamenti che ne mettono in discussione la dignità?
La vittoria di Fátima Bosch non è solo un trionfo personale, ma un segnale: quando una donna denuncia un insulto pubblico, trasforma una passerella in un luogo di rivendicazione.
È questo — più della corona — il vero messaggio di questa caotica edizione di Miss Universo.