È appena cominciata una nuova stagione di PITA - Progetto d’Intervento Terapeutico in Acqua, portato avanti dall’associazione Astrolabio in collaborazione con il Gruppo Menarini, che dal 2011 sostiene l’iniziativa.
Menarini e Astrolabio: a Firenze riparte il progetto PITA
“Siamo orgogliosi di portare avanti queste attività, accessibili pure a tante famiglie in difficoltà economica, con una valenza non solo terapeutica ma anche di alto contenuto sociale – dice Angela Manzani, presidente di Astrolabio – Vogliamo ringraziare Menarini e la famiglia Aleotti per la fiducia che da oltre dieci anni ripongono nel nostro progetto così unico e particolare”.
Anche quest’anno, dunque, i bambini con disturbo dello spettro autistico e plurihandicap coinvolti nell’edizione appena avviata dei corsi potranno frequentare attività guidate e strutturate in ambiente acquatico adatte ad assicurare loro benefici considerevoli sotto il profilo cognitivo, motorio e sociale. Dal potenziamento dell’attenzione e delle abilità motorie alla riduzione dell’iperattività, dallo sviluppo delle capacità mnemoniche al miglioramento dell’umore e della socialità.
Lo scorso anno PITA ha registrato un incremento di 42 bimbi, per un totale di 200 piccoli dai due anni in su seguiti nei quattro giorni a settimana in cui si svolgono le lezioni. Accanto alle attività estive – con un’impronta più sportiva –, il lavoro degli operatori di Astrolabio si svolge principalmente da ottobre a maggio, secondo i ritmi della routine scolastica. Per ciascun utente sono previste lezioni individuali della durata di circa 40 minuti e l’esperienza di un team multidisciplinare composto da professionisti specializzati, fra neuropsicomotricisti, pedagogisti, psicologi, allenatori e bagnini: “Il movimento in acqua, assieme al gioco, favorisce la socializzazione e diverse abilità utili allo sviluppo – dichiarano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – Ci rende molto felici sapere che i bambini presi in carico da Astrolabio giocano e crescono in sicurezza e che le loro famiglie possono contare sulle competenze di uno staff altamente qualificato”.