Da Conte a Craxi, la premier viaggia spedita verso il podio dei governi più stabili.
Meloni (foto) oltre Renzi: numeri e ambizioni di un esecutivo in marcia verso il podio
Il governo Meloni, insediatosi il 22 ottobre 2022, si avvia a superare quota 1 024 giorni di mandato: il traguardo è atteso per martedì 12 agosto 2025, data in cui l’esecutivo toccherà 1 025 giorni, superando così Matteo Renzi e agguantando il quarto posto nella classifica dei governi più duraturi della Repubblica. Del resto, già ieri si sottolineava che al 27 marzo 2025 Meloni aveva raggiunto i 1 024 giorni, pareggiando Renzi e salendo nella graduatoria.
Guardando ai giorni passati
Al primo posto resta il governo Berlusconi II (1 412 giorni), seguito da Berlusconi IV (1 287 giorni) e da Craxi I (1 093 giorni). Una graduatoria che Meloni, se dovesse restare al governo fino al 4 settembre 2026, potrebbe addirittura sfidare: il record assoluto del secondo esecutivo berlusconiano diventerebbe alla portata e consentirebbe di salire sul gradino più alto del podio, con 1 413 giorni di durata ipotizzata.
Un’alleanza solida, ma non senza tensioni
Il sorpasso su Renzi assume anche una valenza narrativa: non più solo numerica. Il confronto politico tra Meloni e i suoi predecessori, in particolare il leader di Italia Viva, è stato segnato da scontri accesi – come quelli sul “bonus 80 euro”, superato dal centrodestra, e sulla cosiddetta legge “anti-Renzi”, inserita nella manovra per vietare ai parlamentari compensi da società extra UE. Ciò evidenzia come la longevità del suo governo non sia solo questione di calendario, ma anche di leadership e coesione interna.
Uno sguardo al domani italiano
In un Paese storicamente abituato ai governi-lampe, la stabilità dell’esecutivo Meloni spicca – con tre leggi di bilancio consecutive, riforme avviate e nessuna scissione interna di rilievo. Ecco il “fattore Meloni”: una guida risoluta che ha saputo imprimere continuità all’azione di governo, nonostante i venti contrari, anche sul piano istituzionale. L’obiettivo dichiarato, più che battere un record, è lasciare una traccia duratura nella memoria politica italiana.