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Meloni difende l'accordo sui dazi, la Francia lo boccia, insulti dalla Russia a von der Leyen

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni difende l'accordo sui dazi, la Francia lo boccia, insulti dalla Russia a von der Leyen

Da Addis Abeba, dove si trova in missione diplomatica, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso un giudizio positivo sull'accordo siglato tra Unione Europea e Stati Uniti riguardo la nuova politica commerciale e il meccanismo di imposizione dei dazi. "Il 15% è una base sostenibile", ha dichiarato, sottolineando come un’escalation commerciale avrebbe potuto avere "conseguenze devastanti". La premier italiana ha tenuto a evidenziare che il compromesso raggiunto consente di tutelare l'economia europea, evitando ritorsioni che avrebbero messo in crisi interi comparti produttivi. Le sue parole rispecchiano una linea pragmatica, in continuità con l’approccio euroatlantico del governo, che mira a mantenere relazioni solide con Washington pur nel rispetto delle prerogative europee.

Meloni difende l'accordo sui dazi, la Francia lo boccia, insulti dalla Russia a von der Leyen

Decisamente diversa la posizione francese. François Bayrou, leader centrista vicino all’Eliseo, ha definito l'accordo “un giorno buio per l’Europa”, accusando l'Unione di essersi “sottomessa agli Stati Uniti”. Il commento rispecchia l’insofferenza crescente dell’ala sovranista e nazionalista francese nei confronti delle scelte comunitarie, viste come il frutto di una subalternità a interessi non europei. Secondo Parigi, il patto siglato sui dazi penalizza i produttori del continente, piegando Bruxelles a una logica commerciale imposta da oltreoceano.

Attacchi violenti da Mosca: Medvedev evoca la forca per gli eurocrati
Le tensioni politiche internazionali si intrecciano anche con un’escalation retorica senza precedenti da parte della Russia. L’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitri Medvedev ha pubblicato dichiarazioni violentissime sui social network contro i vertici europei. In un messaggio provocatorio, ha invitato gli europei a “impiccare tutti gli eurocrati, compresa la rabbiosa nonna Ursula”, riferendosi alla presidente della Commissione Europea von der Leyen. Un attacco che ha suscitato sdegno e richieste di reazioni diplomatiche da diversi ambienti istituzionali. La deriva verbale di Mosca, unita alla linea apertamente ostile nei confronti di Bruxelles, dimostra un clima geopolitico sempre più teso, con l’Europa nel mirino della propaganda russa.

Orban lancia una stoccata a Bruxelles: “Il presidente Trump si è mangiato von der Leyen a colazione”
Nel mezzo del dibattito, Viktor Orban ha scelto di ironizzare sulla vicenda. Il primo ministro ungherese, noto per le sue posizioni critiche verso le istituzioni europee, ha commentato l’accordo con un’espressione colorita: “Il presidente Trump si è mangiato von der Leyen a colazione”. La battuta, rimbalzata rapidamente sui social, rafforza la sua immagine di oppositore interno all’UE e alle sue attuali politiche. Orban appare intenzionato a proseguire nella sua strategia di dialogo diretto con Washington, bypassando le mediazioni comunitarie.

Il presidente Trump vede Starmer a Londra: un’agenda transatlantica in costruzione
Nel frattempo, l’agenda del presidente Trump prosegue con una serie di incontri strategici. Oggi è in programma un incontro a Londra con Keir Starmer, leader laburista e futuro premier britannico in pectore. Si tratta di un appuntamento molto atteso nei circoli diplomatici, perché rappresenta una tappa chiave nella costruzione di una nuova piattaforma transatlantica, in grado di ridefinire i rapporti tra Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea. Al centro dei colloqui vi saranno temi commerciali, strategici e di sicurezza, con particolare attenzione all’area indo-pacifica e alle relazioni con la Cina. Le diplomazie europee osservano con attenzione: il ruolo del Regno Unito fuori dall'UE resta centrale nel bilanciamento delle alleanze globali.

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