Medio Oriente, gli Usa incalzano l'Onu: "Sostenga il nostro piano per una tregua"

- di: Redazione
 
Sale di intensità l'offensiva diplomatica americana per giungere, in tempi brevi, a una sospensione delle ostilità in Medio Oriente. È delle ultime ore l'invito rivolto da Washington verso le Nazioni Unite affinché l'Onu faccia proprio il piano per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza presentato dal presidente Joe Biden.
"Oggi - ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Grenfield - gli Stati Uniti hanno diffuso un nuovo progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza che sostiene la proposta sul tavolo per fermare i combattimenti a Gaza attraverso un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Molti leader e governi, anche nella regione, hanno sostenuto questo piano e chiediamo al Consiglio di Sicurezza di unirsi a loro nel chiedere l'attuazione di questo piano senza indugio e senza nuove condizioni ''.

Medio Oriente, gli Usa incalzano l'Onu: "Sostenga il nostro piano per una tregua"

Il Consiglio di Sicurezza, secondo l'ambasciatrice ''deve insistere sul fatto che Hamas accetti questo piano'', stimando che i membri del Consiglio siano già d'accordo con le linee principali dell'accordo: rilascio degli ostaggi, cessate il fuoco, aumento degli aiuti umanitari, misure a lungo termine ricostruzione a termine di Gaza.
''I membri del Consiglio - ha detto ancora Thomas-Grenfield - non devono lasciarsi sfuggire questa opportunità. Dobbiamo parlare con una sola voce per sostenere questo accordo''.

Venerdì il presidente degli Stati Uniti ha delineato quello che ha definito il piano in tre fasi di Israele per porre fine alla guerra, garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e ricostruire il territorio palestinese devastato. I servizi del primo ministro Benjamin Netanyahu, tuttavia, hanno reagito dichiarando che Israele era determinato a continuare la guerra fino all'eliminazione di Hamas. Ma lunedì la Casa Bianca e Joe Biden hanno affermato che l’adozione del piano ora dipende solo da Hamas.

"Hamas è ora l'unico ostacolo a un cessate il fuoco completo"
a Gaza, ha detto lunedì Joe Biden durante una conversazione telefonica con l'emiro del Qatar, Tamim Ben Hamad Al Thani, secondo un comunicato della Casa Bianca.
Il presidente americano ha inoltre ''confermato la volontà di Israele di andare avanti sulla base delle condizioni offerte'' al movimento palestinese e che lui stesso aveva spiegato venerdì dalla Casa Bianca, secondo il comunicato stampa dell'esecutivo americano.
L'esercito israeliano ha intanto annunciato la morte di quattro ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, dopo avere informato le famiglie dei rapiti, Haim Perry, Yoram Metzger, Amiram Cooper e Nadav Popplewell.

L'esercito ha affermato di avere ottenuto "informazioni" in tal senso, confermate "da un comitato di esperti del Ministero della Sanità, in coordinamento con il Ministero dei Servizi Religiosi e il Rabbino Capo di Israele", aggiungendo che "le circostanze della loro morte durante la prigionia di Hamas sono ancora al vaglio di tutti gli esperti interessati''.
"Crediamo che i quattro siano stati uccisi mentre erano insieme in una zona di Khan Yunis durante la nostra operazione contro Hamas", ha detto in una conferenza stampa il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell'esercito israeliano.
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