Medio Oriente: Israele lancia operazione anti-terrorismo in Cisgiordania
- di: Redazione
Sarebbero nove le vittime palestinesi di una vasta operazione di ''lotta al terrorismo'', come è stata presentata dall'esercito israeliano, nel nord della Cisgiordania. L'IDF, nel darne notizia, non ha fornito altri dettagli sulle finalità dell'azione. Il Ministero della Salute palestinese ha dichiarato che questa mattina due uomini sono stati uccisi a Jenin e sette a Tubas. Il ministero ha identificato i due uccisi a Jenin come Qassam Muhammad Jabarin, 25 anni, e Asem Walid Balout, 39 anni.
Medio Oriente: Israele lancia operazione anti-terrorismo in Cisgiordania
Le incursioni israeliane nelle zone autonome palestinesi sono un evento quotidiano in Cisgiordania. Tuttavia, è raro che vengano effettuati contemporaneamente in più città, come è avvenuto nella notte scorsa. Nelle ultime settimane, le operazioni israeliane in Cisgiordania si sono concentrate nel nord del territorio, dove sono particolarmente attivi i gruppi armati islamisti.
Lunedì sera l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso cinque palestinesi in un raid aereo sul campo profughi di Nour Shams a Tulkarem. Oggi ha precisato che in questa occasione ha in particolare "eliminato Jibril Jibril, coinvolto in attività terroristiche a Tulkarem e Qalqiliya, che era stato rilasciato a novembre nel quadro dell'accordo" per lo scambio di ostaggi del 7 ottobre contro palestinesi detenuti in carceri in Israele.
Secondo stime elaborate su notizie date da fonti locali, dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza sono stati uccisi più di 650 palestinesi Cisgiordania dall'esercito o dai coloni israeliani, mentre le vittime sul fronte israeliano sarebbero venti. La Jihad islamica, movimento islamista palestinese alleato di Hamas, radicato soprattutto nei campi profughi del nord della Cisgiordania, ha denunciato una ''guerra aperta da parte dell'occupante israeliano'' , che ''con questa aggressione'' vuole ''imporre sul terreno una nuova situazione per annettere la Cisgiordania''.
Da parte sua, Hamas, la cui popolarità in Cisgiordania è cresciuta vertiginosamente dall’inizio della guerra a Gaza mentre quella del suo rivale, l’Autorità Palestinese, è diminuita, invita regolarmente la Cisgiordania a “ribellarsi” .
Lo ha fatto di nuovo martedì sera, esortando i tre milioni di palestinesi della Cisgiordania a rispondere a una nuova polemica lanciata il giorno prima da Itamar Ben Gvir, ministro israeliano di estrema destra che chiede apertamente l'annessione della Cisgiordania.
Ben Gvir aveva suscitato le ire di molte capitali arabe e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica mettendo in dubbio la validità dello status quo sulla Spianata dello Moschee, a Gerusalemme.
Oggi, intanto, il Consiglio di sicurezza dell'Onu dovrebbe votare una risoluzione che estenderebbe di un anno la presenza della forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale e chiederebbe la fine dei crescenti scambi tra i militanti di Hezbollah e le forze israeliane.
La risoluzione, redatta dalla rappresentanza francese al Palazzo di Vetro, esige la piena attuazione di una risoluzione del 2006 che chiedeva la cessazione delle ostilità tra le due parti e sottolinea che ''un’ulteriore escalation comporta l’alto rischio di sfociare in un conflitto diffuso''.
La bozza estenderebbe il mandato della forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nota come UNIFIL fino al 31 agosto 2025.
L'UNIFIL fu creata per supervisionare il ritiro delle truppe israeliane dal Libano meridionale dopo l'invasione del 1978.
Continuano intanto gli sforzi diplomatici per arrivare ad un accordo tra le parti in guerra. Ieri Brett McGurk, principale consigliere del presidente Joe Biden per il Medio Oriente, ha avuto colloqui a Doha con alti dirigenti del Qatar, incontrando il primo ministro, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, e il ministro degli Affari esteri, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.