Mar Rosso: Egitto, a picco gli introiti dal traffico sul canale di Suez

- di: Redazione
 
La situazione che si è determinata nel Mar Rosso, con l'inizio degli attacchi dei ribelli yemeniti Houthi contro le navi occidentali in transito, hanno comportato un drastico calo del traffico marittimo sul Canale di Suez e, quindi, degli introiti che derivano per l'Egitto.
Con l’aumento degli attacchi Houthi, tredici dei maggiori armatori mondiali, che rappresentano insieme quasi il 40% del mercato globale, hanno annunciato che dirotteranno le loro navi verso il Capo di Buona Speranza per evitare il transito in un tratto di mare diventato ad altissimo rischio.

Mar Rosso: Egitto, a picco gli introiti dal traffico sul canale di Suez

La decisione di deviare il traffico marittimo, circumnavigando l'Africa, rischia di fare precipitare l'economia dell'Egitto, che peraltro è già stagnante. In periodo normali, attraverso il Canale, lungo 193 chilometri e largo circa 300 metri, che collega il Mar Rosso al Mediterraneo, passa il 12% del commercio mondiale.
Sino a prima dell'inizio degli attacchi e della rarefazione del traffico, ogni giorno per il Canale transitavano circa cinquanta navi mercantili, petroliere e altre navi portacontainer. Ad ogni passaggio, queste navi mercantili pagano una tassa alle autorità egiziane, rappresentando una fonte essenziale di valuta estera per il Paese.

A gennaio i ricavi sono diminuiti del 40% rispetto al 2023, ha affermato il direttore dell'Autorità del Canale di Suez, l'ammiraglio Osama Rabie. Ancora difficile da quantificare, il deficit per l’economia egiziana si preannuncia significativo. Per fare un confronto, quando, nel 2021, la nave portacontainer Ever-Given ha bloccato il Canale di Suez per soli sei giorni, l'Autorità del Canale ha registrato tra i 12 e i 15 milioni di dollari di perdite giornaliere.

Con le navi che si dirigono verso il Capo di Buona Speranza, l'Egitto deve rivedere al ribasso le previsioni sulle entrate per il 2024, che il governo aveva stimato in oltre 10 miliardi di dollari. Nel periodo 2022-2023 l'Autorità del Canale aveva infatti registrato ricavi record pari a circa 9 miliardi di dollari, in seguito all’ampliamento del canale, nel 2021.
Le autorità stanno facendo di tutto per dare rassicurazioni, "La navigazione continua e non si è fermata nonostante le numerose sfide", insiste l'ammiraglio Osama Rabie, che sta cercando con tutti i mezzi di ravvivare la fiducia delle compagnie di navigazione. L'Authority offre ora servizi "senza precedenti" ai suoi clienti, impegnandosi a fornire "tutti i servizi di navigazione, riparazione e manutenzione che le navi in transito richiedono in caso di guasto o situazione di emergenza" , precisa un comunicato stampa pubblicato il 22 gennaio, "a garantire la regolarità della navigazione nel canale e la sostenibilità delle catene di approvvigionamento globali".
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