Gran Bretagna: lo strozzino della porta accanto
- di: David Lewis
L'inflazione non scende; le tensioni innescate dalle rivendicazioni dei sindacati vanno e vengono, a secondo dello stato delle trattative; l'economia non riesce a tenere il passo con quelle di altri importanti Paesi dell'Europa; il partito dei nuovi scettici sulla Brexit conquista sempre più adesioni.
Di male, in peggio, potrebbe quindi dire chi, nel Regno Unito o da osservatore dall'esterno, guarda a quel che accade nel Paese. Ma ci sono evidenze che meno conquistano l'attenzione, eppure sono altrettanto gravi, se non di più. Sono le conseguenze che la crisi economica (determinata anche dai nodi al pettine delle misure adottate dopo l'uscita dall'Unione europea, soprattutto per quanto riguarda il mercato del lavoro) sta causando alle famiglie britanniche, che avvertono sempre di più la stretta che hanno subito ai bilanci domestici, con i quali è difficile fare fronte a spese sempre più crescenti.
Gran Bretagna: lo strozzino della porta accanto
Si potrebbe dire che, comunque, è una condizione che, essendo vissuta da molti, è conosciuta. Ma ci sono di essa aspetti che sfuggono all'evidenza, come il fatto che, nel giro di pochi anni, è cresciuto in modo esponenziale il numero di famiglie britanniche che devono fronteggiare spese sempre maggiori. Un numero che, secondo una analisi di un ente di beneficenza, Debt Justice (che ha fatto della lotta contro il debito ingiusto il suo obiettivo) è aumentato di due terzi dal 2017.
Debt Justice ha addirittura scoperto che circa 12,8 milioni di adulti nel Regno Unito sono in ritardo con le bollette, chiedendo quindi che il governo trovi soluzione a questo problema, che si unisce a quello della difficoltà a trovare le risorse per i rimborsi, che spingono persone e intere famiglie nel limbo della povertà. Insomma, l'ente chiede al governo un'azione urgente per evitare che le persone restino ''intrappolate nella povertà''.
Il debito delle famiglie, quindi, appare un problema che il governo non affronta come ci si aspetterebbe, anche se le recenti decisioni della Banca d'Inghilterra riguardo all'innalzamento dei tassi di interesse (al 5% il mese scorso, ma potrebbe raggiungere il 6,25% entro la fine dell'anno, secondo gli economisti) rendono arduo il suo compito.
Debt Justice una ricetta ce l'ha: aumentare i redditi e le tutele per le persone in arretrato nei pagamenti e cancellare i debiti impagabili. Ma, come sempre accade, nei periodi di crisi maggiore avanza in silenzio la schiera dei profittatori, che, in questo caso, sono colore che prestano denaro, a tassi esorbitanti. Sono quelli che, nel linguaggio comune, si chiamano strozzini e, in quello giuridico, usurai, ma la costanza non cambia: restano rapaci che si cibano e ingrassano approfittando della sofferenza degli altri. Non esiste una classificazione ''antropologica'' di questi soggetti, che si presentano come normali operatori finanziari, ma concedendo i prestiti a condizioni da pura e semplice usura. Professionisti del dolore, che mai manifestando nei loro comportamenti l'appartenente ad un nucleo sociale che vive della sofferenza degli altri.
C'è stato chi (appartenendo a questa ''categoria'', nella quale ha detto di militare da vent'anni), ha confessato che mai come in questo periodo gli affari sono stati così floridi. Il motivo è banalmente drammatico, perché la gente sa che ci sarà sempre qualcuno pronto a prestarti del denaro senza dovere sottostare a scartoffie o altri impicci.
Oramai, su chi prende i soldi da uno strozzino, c'è anche una casistica: sono "clienti" abituali e saldano i debiti nell'arco di un paio di mesi. Salvo poi tornare a chiedere denaro, quando si rimanifesta l'emergenza. La drammaticità della situazione è che chi si rivolge agli usurai lo fa per pagare bollette, 500 o mille sterline, per evitare che gli vengano tagliate elettricità o gas, quando i soldi non servono per mettere qualcosa da mangiare a tavola.
Dietro questa facciata ce n'è una ben più drammatica: quella della violenza che si abbatte su chi non può fare fronte ai debiti con gli strozzini. Prima ci sono sono atti contro le cose: vetrate infrante, porte forzate, danneggiamenti alle facciate. Poi si passa a quella sulle persone.
Uno degli strozzini, parlando con un media londinese, ha ammesso di avere avere compiuto atti violenti contro suoi clienti morosi, ma come risposta: ''voglio ferirli, fisicamente e finanziariamente".
E' un fenomeno di difficile definizione, nei numero, anche se, in un rapporto dello scorso anno, il think tank di destra Center for Social Justice ha stimato che circa un milione di persone in Inghilterra potrebbe essere in debito con prestatori di denaro illegali.