Lavoro, il ministro Orlando: "Dobbiamo difendere la capacità economica dell'Italia"

- di: Daniele Minuti
 
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha parlato in una conferenza con la stampa estera dettando le linee guida per le prossime attività del Governo. Indicando come priorità la difesa della capacità economica italiana: "Dovremo prestare molta attenzione alle condizioni dei lavoratori ma la lotta alla pandemia ci impone di pensare anche al tema della difesa della capacità produttiva: aver superato alcune posizioni come quella della politica di austerità ci permetterà di affrontare questa crisi in modo migliore rispetto al 2008, anche se la sfida sarà altrettanto dura".

Un altro focus è quello legato al tema della povertà: "Nel decreto appena approvato" - spiega Orlando - "ci sono risposte di carattere strutturale, c'è una copertura di un miliardo in più per il RdC, tre mensilità in più per il Reddito di Emergenza e l'allargamento dei requisiti per usufruirne. Non so se basterà visto che la povertà assoluta cresce a grande velocità, dipenderà dalla durata della pandemia".

Per questo tutto ricade sulla riuscita della campagna vaccinale: "Incontreremo il ministro Speranza, abbiamo un passaggio da discutere per accelerare la vaccinazione sui luoghi di lavoro usando medici di fabbrica. Per insegnanti e lavoratori non è al momento prevista nessuna misura di sospensione del lavoro, valuteremo attentamente".

Ultimi temi quelli della digitalizzazione e della previdenza sociale: "Dobbiamo raccogliere esempi virtuosi visti sulla contrattazione fra parti sociali, istituendo gruppi che sistematizzino le esperienze di smart working e dando riferimenti formativi per il futuro. Previdenza sociale? Abbiamo già attivato ed ereditato alcune commissioni di lavoro e studio su questo argomento, per capire anche quanto efficace sia stato l'uso di Quota 100, non può diventare però un tema prioritario finché non avremo completato i lavori su altri punti che ritengo per ora più importanti, cioè la riforma degli ammortizzatori sociali e un confronto con le Regioni che riguardi le politiche del lavoro".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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