Lamioni Holding, bilancio record per il Gruppo: 120 milioni di fatturato nel 2023

- di: Redazione
 
In grande salute la Lamioni Holding, il Gruppo di Grosseto fondato da Giovanni Lamioni nel 1992 che ha il suo core business nell’edilizia, con riferimento all’efficientamento energetico e al restauro (con una diversificazione anche nel calcio, grande passione del fondatore e patron Giovanni Lamioni). Situazione eccellente sia nei conti che nella strategia di sviluppo, mettendo sul piatto un piano industriale ambizioso, che la renderà un’importante Azienda globale, con la previsione di realizzare, nel 2027, il 90% del fatturato all’estero tra Albania, Arabia Saudita e Guinea (e al momento contatti sono in corso anche in Marocco), che rappresentano le nuove frontiere dell’attività del Gruppo, che resterà comunque ben presente in Italia, nel senso che la quota di fatturato realizzato nel nostro Paese non scenderà in termini assoluti, anzi aumenterà, ma la riduzione della quota percentuale del business in Italia deriverà da una potente crescita all’estero.

Lamioni Holding, bilancio record per il Gruppo: 120 milioni di fatturato nel 2023

Non solo, ma il cuore del Gruppo resterà a Grosseto, regina della Maremma toscana, anche se ovviamente con sedi a Roma, Milano (peraltro già attive da tempo) e in altre parti del mondo.
Non a caso i risultati di bilancio 2023 e il piano industriale sono stati presentati a Grosseto (“I miei consulenti mi avevano proposto Milano o Roma per la presentazione ma la scelta della Maremmma non è stata mai in discussione”, ha detto Giovanni Lamioni) alla Sala Eden, il locale che rappresenta il punto di incontro tra la storia e il rinnovamento della città. E non a caso nel 2025 sarà inaugurata una nuova grande sede centrale del Gruppo, dove confluiranno tutte le attività amministrative delle società della galassia Lamioni.

Il Piano industriale al 2027 un impegno titanico, affrontato sulla spinta degli eccellenti dati di bilancio

Un impegno titanico, quello previsto dal piano industriale 2024-2027, che Lamioni affronta sulla spinta di risultati eccezionali di bilancio (il Grup-po nel 2023 ha fatturato 120 milioni di euro e realizzato quasi 15 milioni di euro di utile netto) e a cui si è preparato a dovere in termini organizzativi e di governance.
Su questo versante sono due le persone-chiave di questo percorso di consolidamento, crescita e internazionalizzazione della holding: Domenico Pecorini, CEO Lamioni Holding, e Viola Lamioni Finance and Business Development Manager Lamioni Holding.

Domenico Pecorini, spezino classe 1962, è entrato nell’asset del Gruppo, forte di una lunga esperienza nel campo della finanza commerciale. Ha ricoperto funzioni direttive in diverse aziende tutte fortemente internazionalizzate e operative sui mercati globali come il Gruppo Enel, Ismes, Stilbon, Arcoss. Di lui Giovanni Lamioni, durante la presentazione alla Sala Eden di Grosseto, ha detto: “La capacità di visione di Domenico Pecorini è eccezionale e si sposa perfettamente con le linee strategiche del mio Gruppo. Ha la mia totale fiducia e grazie alle sue capacità stiamo raggiungendo risultati importantissimi”.
Ma è su Viola Lamioni, classe 1997, primogenita del patron, che sono puntati tutti i riflettori. È lei che ha aperto la presentazione dei dati di bilancio e del piano industriale con la sicurezza e la preparazione di chi ha nel sangue lo spirito imprenditoriale e la formazione adeguata, e si candida naturalmente a essere il presente e il futuro del Gruppo che porta il suo cognome.
Viola Lamioni guida la strategia finanziaria e lo sviluppo del business, focalizzandosi sull’espansione internazionale e sulla gestione delle relazioni istituzionali. In questo ruolo, si occupa della definizione e supervisione del piano industriale e degli obiettivi di crescita, gestisce i flussi di cassa e coordina le acquisizioni strategiche, con l’obiettivo di favorire l’espansione del Gruppo e la diversificazione delle sue attività. Inoltre, su-pervisiona la relazione con le istituzioni bancarie e i principali attori del settore finanziario, assicurando una solida struttura finanziaria in linea con le ambizioni dell’azienda. La sua decisione di entrare a far parte di Lamioni Holding è avvenuta nel momento di maggiore crescita e internazionalizzazione, quando l’azienda ha intrapreso il percorso di diversificazione e apertura verso nuovi mercati.

La struttura del Gruppo

Da oggi, la Holding raggruppa Centrocolor Srl, Edilfox Srl e Atlante Group, che a sua volta comprende Atlante S.r.l - la prima creatura di Giovanni Lamioni fondata nel 1992 - Atlante Formazione, Atlante KSA Ltd, Gammon Ltd, Atlante Engineering, Greco S.n.c., Us Grosseto e Atlante Infissi. Come detto, il Il core business del Gruppo ruota intorno all’edilizia con riferimento all’efficientamento energetico e al restauro (per comprendere il valore del restauro basta pensare, in tempi recenti, al complesso Torre Mozza tra Follonica e Piombino, al tetto in legno de La Normale di Pisa, alle Mura medicee di Massa Marittima e a breve alle porte storiche di Orbetello), ma Lamioni non ha mai nascosto il suo amore viscerale per il calcio, che si è tradotto nell’acquisizione dell’US Grosseto e nella sponsorizzazione alla AC Fiorentina.

La certificazione dei bilanci da parte di due delle società di revisione e consulenza più accreditate a livello globale

Presenti alla Sala Eden di Grosseto anche due tra i nomi più accreditati delle società di revisione e consulenza a livello globale che fanno parte delle cosiddette Big Four, i quattro soggetti di revisione che gestiscono il mercato mondiale: Ernst & Young rappresentata da Eduardo Strufaldi e Deloitte Monitor con l’executive monitor Andrea Cabiati. Le due società hanno esposto il bilancio 2023 di Lamioni Group che hanno certificato, garantendo la sua assoluta solidità economico-patrimoniale.