Nel corso dell'incontro con Giorgia Meloni, in visita in Cina, il presidente Xi Jinping ha chiesto un'ulteriore cooperazione con l'Italia, affermando che i due Paesi rappresentano le estremità della storica rotta commerciale della Via della Seta.
Italia-Cina: Xi chiede a Meloni una rinnovata cooperazione
A dicembre, il presidente del consiglio ha Meloni ha ritirato l'Italia dall'iniziativa cinese Via della Seta (che prende il nome dall'antica tratta commerciale), ma ieri ha firmato un accordo che prevede un nuovo percorso di cooperazione tra i due Paesi in materia di commercio e altre questioni. la Via della Seta, una delle politiche distintive di Xi, mira a costruire infrastrutture energetiche e di trasporto in tutto il mondo per stimolare il commercio globale e al contempo rafforzare i legami della Cina con le altre nazioni.
"La Cina e l'Italia si trovano alle estremità opposte dell'antica Via della Seta - ha detto Xi a Meloni - e gli scambi amichevoli di lunga data tra i due Paesi hanno apportato importanti contributi allo scambio e all'apprendimento reciproco delle civiltà orientali e occidentali, nonché allo sviluppo e al progresso umano". "Se i Paesi sono interconnessi, avanzeranno; se sono chiusi gli uni agli altri, arretreranno", ha detto Xi.
Meloni, da parte sua, ha affermato che l'Italia potrebbe svolgere un "ruolo importante" nelle relazioni della Cina con l'Unione Europea e nella creazione di relazioni commerciali equilibrate. Nelle scorse settimane l'Unione europea ha imposto tariffe, che toccano fino al 37,6%, sui veicoli elettrici realizzati in Cina. Il Paese del Dragone, grazie anche all'appoggio del governo, ha saputo conquistare fette sempre maggiori del mercato dei veicoli elettrici, costringendo altri produttori (a cominciare da Tesla) a difendersi con campagne di fortissimi sconti, che hanno intaccato i ricavi. Sul fronte geopolitico, poi, il sostegno della Cina alla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina ha ulteriormente teso le relazioni con l'UE. Meloni, da parte sia, ha detto che ''c'é una crescente insicurezza a livello internazionale e penso che la Cina sia inevitabilmente un interlocutore molto importante per gestire tutte queste dinamiche".