Iran: il presidente Raisi morto in un incidente elicotteristico

- di: Redazione
 
Durante la notte, dopo che ieri si erano susseguite molte notizie, tutte concordanti sul fatto che il presidente iraniano Ebrahim Raisi era rimasto coinvolto in un incidente elicotteristico, in una zona montuosa al confine con l'Azerbaijan, i media hanno confermato il decesso dell'esponente del regime autocratico di Teheran.
Tutti gli occupanti dell'elicottero, schiantatosi contro un costone roccioso, sono deceduti. Tra essi anche il ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian. L'agenzia ufficiale iraniana Irna, mentre la televisione di Stato trasmette canti religiosi e manifestazioni di dolore, ha affermato che ''il grande spirito del presidente popolare e rivoluzionario dell'Iran si è unito al regno supremo", salutando il "martirio" delle vittime.

Iran: il presidente Raisi morto in un incidente elicotteristico

Da parte sua, la televisione di Stato ha confermato che ''in questa fase non vi è alcun segno che i passeggeri dell'elicottero siano vivi ". Secondo le autorità, domenica l'elicottero che trasportava il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dovuto effettuare un "atterraggio duro" di emergenza in una zona montuosa e rurale vicino al confine tra Iran e Azerbaigian. I luoghi impervi hanno reso molto difficile l'intervento dei servizi di emergenza, anche a causa della fitta nebbia e, dopo, dell'oscurità.

Ebrahim Raisi era reduce dall'incontro avuto con il presidente azero Ilham Aliev in occasione dell'inaugurazione di una diga sul fiume Araxe, vicino alla prefettura iraniana di Khoda Afarin, lungo il confine con l'Azerbaigian.
Nel programma di Raisi, sulla via del ritorno, c'era anche una visita in una raffineria di petrolio. Del convoglio, solo l'elicottero con a bordo Raisi ha avuto problemi, mentre gli altri due hanno proseguito il viaggio senza incidenti.

Molti Paesi - come la Russia, l'Arabia Saudita e la stessa Unione europea, che ha messo a disposizione il sistema di mappatura satellitare Copernicus - hanno offerto il loro aiuto.
Sessantatreenne, l’Ayatollah Raisi era considerato un ultraconservatore e un dichiarato sostenitore dell’ordine.
Presentandosi come paladino delle classi svantaggiate e della lotta alla corruzione, Raisi è stato eletto, il 18 gigno del 2021, al primo turno delle elezioni presidenziali, caratterizzate da una astensione senza precedenti.
Negli ultimi mesi, Raïssi si era presentato come un deciso avversario di Israele, nemico giurato della Repubblica islamica, sostenendo il movimento islamico palestinese Hamas, dopo l'attacco del 7. Raisi, tra i fautori dell'attacco senza precedenti, lanciato dall’Iran il 13 aprile contro Israele, con 350 droni e missilifigurava sulla lista nera americana dei funzionari iraniani sanzionati per ''complicità in gravi violazioni dei diritti umani'', accuse respinte come nulle dalle autorità di Teheran.

Nato nel novembre del 1960, Raïssi aveva scalato le fila del sistema giudiziario per tre decenni, dopo essere stato nominato procuratore generale di Karaj, vicino a Teheran, a soli 20 anni, sulla scia della vittoria della rivoluzione islamica del 1979. È stato poi procuratore generale di Teheran dal 1989 al 1994, poi vice capo dell'autorità giudiziaria dal 2004 al 2014, anno della sua nomina a procuratore generale del Paese.
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