Intesa Sanpaolo ha annunciato di aver raggiunto un accordo per accelerare il ricambio generazionale nel Gruppo tramite 9.000 uscite senza impatti sociali (7.000 in Italia e 2.000 nelle controllate estere) entro il 2027. Un'operazione che rientra nell'ambito del percorso di trasformazione tecnologica, a fronte di diversi investimenti sull'innovazione, e sostenibilità futura dei risultati della Banca.
Intesa Sanpaolo: accordo per 9.000 uscite senza impatti sociali
In Italia, Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con le Delegazioni Sindacali di Gruppo di FABI, FIRST CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, definendo le tappe di un processo che vada ad abilitare modelli servizio e di offerta orientati ad una maggiore semplicità ed efficacia per i clienti (liberando tempo da dedicare ad attività di sviluppo professionale grazie a un piano di formazione).
L'intesa ha individuato le modalità per raggiungere le 4.000 uscite volontarie entro il 2027 (con accesso a pensionamento o Fondo di Solidarietà), con 3.500 assunzioni a tempo indeterminato da effettuare entro giugno del 2028 (1.500 come Global Advisor per attività commerciali della Rete).
Un accordo che prevede:
- l’offerta riguardante le uscite volontarie venga rivolta a tutte le persone delle società italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi i dirigenti;
- possa aderire, secondo modalità comunicate dal Gruppo, chi abbia maturato i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2030, incluse le regole di calcolo cosiddette “Quota 100”, “Quota 102”, “Quota 103” e “Opzione donna”;
- nel caso in cui le domande di pensionamento o accesso al Fondo di Solidarietà risultassero superiori al numero di 4.000 venga redatta una graduatoria unica a livello di Gruppo per tutto il personale delle società italiane, sulla base della data di maturazione del diritto alla pensione; nella graduatoria verrà data priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e alle persone disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67% oltre che a coloro che non erano rientrati nella precedente graduatoria predisposta sulla base dell’accordo del 16 novembre 2021.
Entro il 2027 sono inoltre previste, mediante azioni sul turnover naturale, 3.000 uscite per l’Italia e 2.000 uscite nette per le controllate internazionali, queste ultime interamente concentrate sulle funzioni centrali senza alcun impatto sui ruoli commerciali.