Felice Carena, Estate (L'amaca), 1933, Olio su tela, 200 x 156 cm, Torino, GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea (inv. P/1078). Su concessione della Fondazione Torino Musei | | Foto: © Studio Fotografico Gonella 2024
A 145 anni dalla nascita di Felice Carena, le Gallerie d’Italia di Milano, Museo di Intesa Sanpaolo ricostruiscono la parabola artistica del grande pittore torinese, fiorentino e veneziano d’adozione, considerato fino agli anni Quaranta uno dei grandi maestri del Novecento europeo.
Le Gallerie d’Italia di Milano celebrano Felice Carena
Oltre cento opere, in prestito da collezioni pubbliche e private di Torino, Roma, Firenze e Venezia, città nelle quali il pittore visse e lavorò, ripercorrono la carriera e i successi di questo protagonista della prima metà del XX secolo con le sue sperimentazioni sempre nuove che spaziano dal simbolismo all’espressionismo, in una costante ricerca di dialogo con la tradizione classica e rinascimentale.
Dalle opere della piena plasticità degli anni Dieci ai lavori più astratti e volumetrici degli anni Venti - come Gli Apostoli e La Pergola - fino ad arrivare all’opera del 1933 L’estate (L’amaca), uno dei suoi maggiori capolavori, l’itinerario espositivo a cura di Luca Massimo Barbero, Virginia
Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia, si allunga fino ai dipinti sacri del Dopoguerra italiano.
“La mostra antologica su Felice Carena che si apre oggi negli spazi del museo di Intesa Sanpaolo in Piazza Scala - commenta Giovanni Bazoli, presidente Emerito di Intesa Sanpaolo - riporta in primo
piano uno dei pittori più importanti del nostro Novecento. L’esposizione ricostruisce i passaggi della sua instancabile ricerca estetica, esistenziale e spirituale, con l’ambizione di consegnare alla storia, per un pieno riconoscimento formale, la vita e l’opera del grande artista torinese. Dopo la rassegna dedicata a Giambattista Moroni, le Gallerie d’Italia proseguono una programmazione espositiva originale che invita il pubblico a riscoprire i principali protagonisti e periodi dell’arte italiana ed europea.”
Con sei sezioni espositive, ciascuna dedicata a un periodo specifico della vita dell'artista, la mostra - che si inserisce nel solco della particolare attenzione di Intesa Sanpaolo verso la riscoperta
di significative figure di artisti che attendono una più ampia valorizzazione nel panorama della storia dell’arte italiana - ripercorre le vicende dell’artista che riuscì a mantenere la sua peculiare individualità rispetto agli altri autori italiani dell’epoca.
Nel Dopoguerra Carena scelse un meditato isolamento nella città di Venezia dove strinse un rapporto intimo con alcuni suoi mecenati come Gilberto Errera e Vittorio Cini. Dopo aver lasciato l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1945 si dedicò ai temi della natura morta e ai temi sacri, come emerge dalla serie di disegni in prestito dalla Fondazione Giorgio Cini, e dallo straordinario Adamo ed Eva con i suoi toni terrei ed espressionisti, opere eccezionalmente in mostra presso le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo a Milano. Il catalogo è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira con i testi dei curatori e una biografia analitica di Lorella Giudici.