PMI del territorio, al via l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Associazione Commercianti Albesi

- di: Barbara Leone
 
Sostenere i programmi di rafforzamento e crescita delle PMI associate del territorio. E’ questo l’obiettivo che si pone l’accordo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e ACA - Associazione Commercianti Albesi. Il protocollo sottoscritto da Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, e da Giuliano Viglione, Presidente di ACA - Associazione Commercianti Albesi, si inserisce nell’ambito della più ampia e consolidata partnership pluriennale tra il Gruppo bancario e Confcommercio Imprese per l’Italia e individua una serie di misure e interventi finanziari e non, coerenti con le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finalizzati ad agevolare gli investimenti e i processi di innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ed efficientamento energetico, valorizzazione del capitale umano.

PMI del territorio, al via l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Associazione Commercianti Albesi

Attraverso l’iniziativa Crescibusiness, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge in particolare alle micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato, Intesa Sanpaolo riserva inoltre interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e agevolazioni per il sistema dei pagamenti: azzeramento per tutto il 2023 delle commissioni sui micropagamenti tramite POS in negozio fino a 15 euro, dodici mesi di gratuità del canone dei POS mobile/virtuali, canone delle carte di credito commercial gratuito fino al primo trimestre 2024. Al centro del nuovo protocollo l’accelerazione della transizione sostenibile, attraverso finanziamenti circular economy e S-Loan (Sustainability Loans), linee di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono un innovativo meccanismo di premialità sui tassi in base al raggiungimento di determinati obiettivi in ambito ESG; e il sostegno alla crescita e alla digitalizzazione, grazie ai finanziamenti D-Loan (Digital Loans), anche in questo caso con una riduzione di tasso legata all’impegno dell’azienda a investire sulle soluzioni digitali, e a una rete di partner specializzati che facilitano l’evoluzione delle relazioni con clienti e fornitori (es. piattaforme di e-commerce e pagamenti digitali) e i processi aziendali (ad esempio soluzioni hardware e software per digitalizzare i dati aziendali, polizze e soluzioni per mitigare il cyber-risk).

Nell’arco del PNRR il Gruppo Intesa Sanpaolo mette a disposizione 410 miliardi di euro, dei quali 120 per le PMI, con un’ampia gamma di soluzioni di finanziamento che integrano le agevolazioni pubbliche, e strumenti per favorire l’utilizzo dei fondi, tra cui la piattaforma web Incent Now, frutto della collaborazione con Deloitte, cui le aziende clienti possono accedere gratuitamente per individuare rapidamente, da un unico punto di accesso, le migliori opportunità relative alle misure e ai bandi del PNRR sulla base del proprio profilo, settore di attività e territorio, raccogliendo le informazioni utili per presentare i propri progetti di investimento e concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici.

Sempre in questo ambito si inserisce il plafond di 76 miliardi di euro a livello nazionale confermato di recente da Intesa Sanpaolo per favorire gli investimenti delle imprese in fonti rinnovabili e accelerare la transizione energetica e sostenibile, anche attraverso iniziative che incentivano la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) promuovendo sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile. Anche nell’accordo con ACA sono previste misure per aiutare le imprese del territorio a fronteggiare i maggiori costi legati ai rincari energetici e ridurre la dipendenza energetica, abbinabili alla garanzia SACE Green all’80% che consente di allungare la durata dei finanziamenti fino a 20 anni, con tre anni di preammortamento. Altre iniziative distintive riguardano infine il sostegno alla nuova imprenditoria e all’imprenditoria femminile; soluzioni di tutela e protezione da un’ampia gamma di rischi sia di impresa che delle persone; valorizzazione del capitale umano attraverso formazione e strumenti di welfare aziendale; noleggio di un’ampia possibilità di beni strumentali di Intesa Sanpaolo Rent Foryou, per le aziende che intendono effettuare investimenti senza impegnare capitale, sostenendo esclusivamente il costo del canone.

“L’accordo - sottolinea Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo -, ampio e articolato, nasce dal confronto costruttivo con l’Associazione Commercianti Albesi e individua le nuove opportunità che il nostro Gruppo può offrire alle aziende associate del territorio, rinomato nel mondo per l’eccellenza del suo patrimonio naturale, artistico e culturale, così come per la vivacità e l’altissima qualità delle sue produzioni. Intesa Sanpaolo intende continuare a dare impulso concreto all’economia locale con la liquidità necessaria per affrontare le difficoltà contingenti e soprattutto con il sostegno finanziario e la consulenza per gli investimenti strategici, coerenti con le missioni del PNRR ed essenziali per rimanere competitivi. Fino alla fine del 2022 in Piemonte abbiamo sostenuto con quasi 540 milioni di euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG e in circular economy, e anche grazie alla piattaforma Incent Now abbiamo accompagnato 300 imprese ad aggiudicarsi i bandi del PNRR. Le imprese chiedono misure efficaci, in un percorso di crescita basato su transizione sostenibile e digitale, innovazione, rafforzamento patrimoniale, miglioramento dei parametri ESG: ambiti in cui le aziende di Langhe e Roero stanno dimostrando sensibilità e attenzione e in cui la Banca è parte attiva, anche in sinergia con le istituzioni del territorio”.

Soddisfatto anche Giuliano Viglione, Presidente dell’Associazione Commercianti Albesi: “Grazie al protocollo siglato da Confcommercio nazionale, con la firma dell'accordo tra Associazione Commercianti Albesi e Intesa Sanpaolo l'applicazione è diventata operativa. Le attività commerciali e imprenditoriali in genere, dopo il periodo pandemico, hanno ritrovato una nuova vivacità, grazie anche alla situazione economica favorevole della nostra zona, in particolare nel comparto del turismo. Le attività sono particolarmente attente alle richieste della clientela sotto il profilo delle nuove tecnologie e pronte a recepire le possibilità di sviluppo e crescita. Il contenuto dell'accordo prevede finanziamenti e sostegni finanziari mirati ad accompagnare le imprese piccole e medie in questa evoluzione, ma guarda anche alla riduzione degli oneri bancari quali ad esempio il rimborso delle commissioni per i pagamenti tramite POS fino a 15 euro”.

Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo emerge che, dopo un 2022 positivo, nel 2023 in Piemonte, è attesa una frenata che sta coinvolgendo le imprese del commercio, in particolare quelle molto piccole. Per il turismo le previsioni restano improntate all’ottimismo. Il 2022 è stato un anno di grande ripresa; in regione presenze e arrivi hanno superato i livelli del 2019 (+1% e +3% rispettivamente); nell’area di Langhe, Roero e Monferrato (dove si concentra circa un quarto delle presenze turistiche piemontesi) il rimbalzo è stato decisamente più intenso (presenze +18% e arrivi +13%). É stato importante il ritorno degli stranieri (che rappresentano il 57% delle presenze a fronte di una media regionale del 48%); in particolare i primi clienti stranieri dell’area sono svizzeri, tedeschi, francesi, olandesi e statunitensi. Le attese per il turismo 2023 sono positive, per tutte le dimensioni aziendali, anche per le microimprese. Le imprese del commercio sul territorio potranno beneficiare del traino del turismo. I rincari dei costi energetici e quelli delle materie prime e dei semilavorati sono le principali criticità riscontrate dalle imprese turistiche, manifatturiere e del commercio di questo territorio. Aumenti che le imprese riusciranno a scaricare a valle solo in parte. In questo contesto le aziende stanno reagendo attraverso azioni di efficientamento: in Piemonte spicca rispetto alla media italiana anche l’avvio o aumento di autoproduzione di energia. Una volta affrontata e superata la complessa fase attuale, restano alcune priorità da affrontare per rilanciare la competitività delle imprese di piccole dimensioni: saranno necessari maggiori investimenti in innovazione e digitalizzazione, bisognerà puntare con decisione sulla sostenibilità. Sarà fondamentale puntare su un’adeguata formazione e valorizzazione del capitale umano, sempre più urgente in un contesto caratterizzato da gravi criticità di reperimento della manodopera, soprattutto nella filiera turistica.
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