Nel 2024 il numero di enti che occupano dipendenti pubblici sale a 12.536, registrando un lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,5%). Il dato emerge dall’Osservatorio Inps sugli enti che occupano dipendenti pubblici, che fornisce una mappa dettagliata della struttura della Pubblica amministrazione italiana, sia in termini organizzativi sia di distribuzione della spesa per il personale.
Inps: 12.536 enti con dipendenti pubblici, retribuzioni per 132,1 miliardi
Il monte retribuzioni totale raggiunge i 132,1 miliardi di euro, in crescita del 2,1% rispetto al 2023. Una dinamica che riflette l’andamento dei rinnovi contrattuali, gli adeguamenti retributivi e la stabilità occupazionale del settore pubblico. La quasi totalità della spesa è concentrata negli enti di diritto pubblico, che rappresentano 10.184 realtà, pari a oltre l’81% del totale degli enti, e assorbono il 97,9% dell’intero monte retributivo.
La composizione degli enti
Il dato numerico evidenzia una Pubblica amministrazione caratterizzata da una pluralità di soggetti giuridici. La maggioranza degli enti che occupano dipendenti pubblici rientra infatti nella categoria degli enti di diritto pubblico, mentre una quota residuale è rappresentata da enti di altra natura giuridica, con un peso marginale sul totale delle retribuzioni.
Regioni e autonomie locali: numeri elevati, spesa contenuta
Nel quinquennio 2020-2024, la parte più consistente degli enti pubblici è costituita da Regioni e autonomie locali. In media, queste rappresentano circa due terzi del totale degli enti che impiegano dipendenti pubblici. Tuttavia, il loro peso sul piano della spesa è limitato: assorbono infatti solo il 12% del totale delle retribuzioni. Il dato segnala una forte frammentazione organizzativa, con molti enti di dimensioni medio-piccole e un numero contenuto di dipendenti per ciascuna struttura.
Il peso delle amministrazioni dello Stato
Di segno opposto è il profilo delle amministrazioni dello Stato. Sempre nel periodo 2020-2024, esse rappresentano mediamente appena lo 0,4% del totale degli enti, ma concentrano oltre la metà dei monti retributivi complessivi. Si tratta di un indicatore chiave della struttura della Pa centrale, caratterizzata da grandi amministrazioni con un’elevata numerosità di personale e un forte impatto sulla spesa complessiva.
La distribuzione territoriale
Dal punto di vista geografico, il Nord si conferma l’area con il maggior numero di enti che occupano dipendenti pubblici. Nel 2024 qui si concentra il 57,4% del totale degli enti, ma la quota di retribuzioni erogate si ferma a poco più del 23%.
Il Centro presenta invece una configurazione opposta: ospita solo il 15,3% degli enti, ma assorbe ben il 59,7% delle retribuzioni complessive. Un dato che riflette la localizzazione delle grandi amministrazioni centrali e degli enti statali con organici numerosi.
Le altre aree del Paese
Il resto delle retribuzioni e degli enti si distribuisce tra il Mezzogiorno e le Isole, che presentano una presenza numerica inferiore rispetto al Nord, ma una composizione anch’essa caratterizzata da enti di dimensioni mediamente più contenute.
La dimensione degli enti
L’analisi per classe dimensionale mette in evidenza una forte polarizzazione. Nel 2024, l’81,7% degli enti impiega meno di 50 dipendenti, ma assorbe soltanto il 3,1% delle retribuzioni complessive. Si tratta della componente più numerosa in termini di enti, ma con un impatto limitato sulla spesa.
All’estremo opposto, gli enti con oltre 250 dipendenti rappresentano appena il 5,1% del totale, ma concentrano ben il 92,6% delle retribuzioni, confermando che la spesa per il personale pubblico è fortemente concentrata in poche grandi strutture.
Una Pubblica amministrazione concentrata nella spesa
Nel complesso, i dati Inps restituiscono l’immagine di una Pubblica amministrazione numericamente frammentata, ma con una spesa per il personale fortemente concentrata. Pochi grandi enti assorbono la quota prevalente delle risorse, mentre una moltitudine di strutture più piccole contribuisce in misura marginale al monte retributivo.
Il quadro che emerge
La fotografia del 2024 conferma quindi una struttura duale: da un lato molteplici enti locali di piccole dimensioni, dall’altro un numero ristretto di grandi amministrazioni centrali che determinano l’andamento complessivo della spesa per il personale pubblico. Un assetto che continua a caratterizzare il sistema della Pa italiana e che emerge con chiarezza dall’analisi dell’Osservatorio Inps.