Buone prospettive per l'industria del tartufo: Pergola celebra quello bianco con la 27esima Fiera

- di: Redazione
 
C'è un tesoro che molti apprezzano, in Italia e in tutto il mondo, ma di cui ci si ricorda solo nella sua ''stagione'', quella autunnale, quando parte la ''caccia'' al tartufo, meraviglioso complemento della nostra gastronomia e che fa ruotare, intorno a sé, una vera e propria industria, che macina numeri impressionanti.
In tutto il mondo si parla di un giro da mezzo miliardo di dollari, cui contribuisce in modo sostanziale l'Italia, grazie ai suoi ''santuari'', territori che, battuti metro per metro da chi conosce ogni angolo, ogni anfratto, aspetta solo di potere avere tra la mani il miracoloso tubero.

Buone prospettive per l'industria del tartufo: Pergola celebra quello bianco con la 27esima Fiera

È un fenomeno globale al punto che, agli appuntamenti più importanti, si presentano acquirenti (o almeno aspiranti tali) provenienti da tutto il mondo, Paesi asiatici compresi, anche se, come da tradizione, quelli più agguerriti, pronti a contendesi i tartufi a colpi di ricchissime offerte, arrivano da Svizzera, Germania, Francia, Paesi Bassi, con quelli dagli Stati Uniti, di solito i più munifici, pronti ad accaparrarsi ''pezzi'' da oltre 400 euro per etto, ma anche di più, a seconda della produzione, legata all'andamento climatico della stagione.

Difficile fare una stima delle quantità prodotte in Italia: il tartufo, sia bianco che nero, cresce spontaneamente lungo tutto lo stivale. A valore il giro d’affari di prodotti freschi, conservati e a base di tartufo è valutato attorno ai 200 milioni di euro, mentre a livello globale raggiunge tra i 400 e i 500 milioni all'anno, a seconda della disponibilità e della qualità, che ovviamente condiziona la domanda.
Nel panorama nazionale (e, quindi, anche internazionale) si inserisce la Fiera nazionale del tartufo bianco pregiato di Pergola, in provincia di Pesaro Urbino, giunta quest'anno alla ventisettesima edizione, e che è stata presentata, alla Camera, dall'on. Antonio Baldelli e dal sindaco Diego Sabbatucci.

La manifestazione, con il ''The unexpected Marche'', si rivolge al mercato, anche internazionale, nella convinzione che ormai il tartufo bianco sia diventato un must della gastronomia globale e, quindi, merito di sostegno e promozione. Tra le novità dell’edizione 2024 spicca il Treno Storico del Tartufo, con carrozze d'epoca, che attraverserà i territori del tartufo nelle tre domeniche della Fiera, la prime di ottobre, portando i visitatori da Ancona a Pergola, passando per Fabriano e Sassoferrato.

Il tartufo bianco pregiato di Pergola, considerato il "principe" delle eccellenze locali, sarà esposto nella Casa che gli è stata dedicata,dove produttori e rivenditori presenteranno il meglio della loro offerta.
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