Il panorama digitale italiano sta vivendo una fase di ristrutturazione profonda: l’intelligenza artificiale generativa, da fenomeno emergente, diventa un driver economico capace di ridisegnare i comportamenti di utenti, imprese e piattaforme. I dati dell’ultima analisi Comscore mostrano una crescita dell’89% nell’utilizzo degli strumenti di IA, con oltre 16 milioni di italiani attivi su queste piattaforme.
ChatGPT diventa l’asset digitale più dinamico tra i giovani italiani
Il caso più emblematico è ChatGPT. In dodici mesi gli utenti italiani passano da poco più di cinque milioni a 14,7 milioni, una dinamica di crescita che supera qualsiasi precedente nel comparto social. L’IA conversazionale non è più solo un supporto tecnologico: diventa un servizio informativo, un assistente cognitivo e un alleato nelle decisioni quotidiane. Per il mercato digitale questo significa una redistribuzione dell’attenzione, della pubblicità e dei flussi di traffico.
Il sorpasso sui social nella fascia giovane
Il dato più sorprendente riguarda il segmento 15-24 anni, dove ChatGPT raggiunge tre milioni di utenti, superando gli utilizzatori di TikTok della stessa fascia. È un segnale che rompe gli schemi: il tempo digitale dei più giovani non è più dominato solo dall’intrattenimento, ma dalla ricerca di strumenti che semplificano lo studio, orientano nelle scelte e offrono risposte personalizzate. L’IA diventa un’interfaccia cognitiva e non un semplice svago, con effetti diretti sui modelli di business dei social tradizionali.
L’impatto sul pubblico adulto e sulle abitudini informative
La crescita tra gli over 45, quasi quadruplicata in un anno, conferma che l’IA risponde a un bisogno trasversale di efficienza informativa. Una platea più matura riduce l’interesse verso contenuti sportivi, politici e finanziari, ma incrementa l’utilizzo di strumenti capaci di mediare informazioni complesse. Ciò genera un impatto significativo sul settore dei media, che vede una parte crescente della propria funzione informativa intermediata dagli algoritmi.
L’arrivo dei nuovi competitor
Accanto al gigante di OpenAI emerge Perplexity, che pur con numeri più contenuti registra la crescita percentuale più alta del 2025. L’ingresso di nuovi attori nell’arena dell’IA indica un mercato in forte espansione, dove la competizione si sposta dalla produzione di contenuti alla capacità di interpretarli. Per le imprese digitali si apre una fase di investimenti obbligati nel potenziamento dei servizi cognitivi, pena la perdita di rilevanza in un panorama che evolve rapidamente.
Il riposizionamento dell’economia dell’attenzione
Sebbene Google, YouTube e Spotify restino gli snodi principali dell’attività digitale giovanile, il posizionamento di ChatGPT immediatamente dopo questi big, e davanti a TikTok, segna un cambiamento strutturale. Gli utenti non cercano solo contenuto, ma capacità di sintesi, risposte rapide e orientamento. Per il mercato ciò implica un ripensamento della pubblicità digitale, dei modelli di monetizzazione e delle strategie di engagement delle piattaforme.
Un nuovo paradigma competitivo
Il sorpasso dell’IA sui social non è un episodio isolato: rappresenta l’avvio di un ciclo in cui la capacità di elaborare l’informazione vale più della capacità di produrla. È qui che si gioca la prossima competizione industriale del digitale. Brand, media, piattaforme e investitori devono adeguarsi a una domanda che cambia velocemente e che premia le tecnologie in grado di interpretare il mondo, non solo di raccontarlo.