Osservatorio H2IT: "Le aziende del settore idrogeno credono in una crescita esponenziale"

- di: Daniele Minuti
 
H2IT, l’Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, ha presentato un’anticipazione dell’Osservatorio H2IT sul settore idrogeno in Italia in occasione della sua partecipazione a Key Energy, fiera di riferimento per il mercato delle energie rinnovabili.

H2IT presenta un'anticipazione dell’Osservatorio H2IT sul settore idrogeno in Italia

L'indagine mostra un quadro positivo per il futuro della filiera, nonostante si arrivi dal periodo della crisi causata dallo scoppio della pandemia, in cui le aziende socie di H2IT hanno mostrato grande resilienza: "Per il 60% di esse " - spiega il rapporto - "il fatturato del 2020 relativo alle sole attività idrogeno rispetto al 2019 è rimasto stabile, e per circa 1 su 3 (29%) è addirittura aumentato. Se si guarda alle aspettative per fine 2021 i dati sono ancora più incoraggianti. Ben il 69% prevede un incremento nel giro d’affari, a dimostrazione della forte spinta sull’acceleratore che tutto il sistema Italia, compresa la filiera idrogeno stessa, sta imprimendo al settore. Al di là di come immaginano il futuro della loro azienda, le imprese parte del grande network di H2IT sono particolarmente ottimiste quando si parla più in generale dell’intero settore idrogeno. Tutte si aspettano una forte crescita, con il 30% che da qui a tre anni crede in un giro d’affari in aumento di oltre il 100%. È l’industria il comparto indicato come il più promettente per l’idrogeno (87%), seguito dai trasporti (76%) e da logistica/infrastrutture (43%)".

Si tratta di una crescita che può portare a una rivoluzione nel campo occupazionale, visto che dal Pnrr sono stati stanziati 3,2 miliardi di euro per un giro di affari che può impattare per 40 miliardi sul PIL e generare oltre 500.000 nuovi posti di lavoro entro il 2050 (il 14% stima un boom di +500% entro il 2023). La realtà però mostra che per il 92% del campione è ancora difficile trovare personale con le giuste qualifiche, motivo per cui serve una spinta nel campo della formazione.

Per quanto riguarda la criticità, preoccupa l'assenza di un chiaro quadro normativo, motivo per cui ci sono pretese importanti verso il mondo politico nonostante le aziende ritengano positivo l'impegno del Governo (51% con il 31% che non si sbilancia). Ma l'80% ritiene fondamentali più investimenti, oltre che un'opera più efficace di sensibilizzazione dell'opinione pubblica a riguardo.

Alberto Dossi, Presidente di H2IT (nella foto), ha commentato: "L’ottimismo che emerge dall’analisi dei dati aggregati delle previsioni delle aziende socie di H2IT è il risultato di segnali finalmente più forti, che però non bastano da soli a fare decollare un mercato. Serve una strategia ben definita per lo sviluppo del settore che abiliti gli investimenti, con un quadro normativo chiaro e riforme volte a supportare l’adozione delle tecnologie idrogeno in Italia".
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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