Gruppo Hera corre verso un'economia sempre più circolare: recuperato oltre il 90% della differenziata

- di: Daniele Minuti
 
I vertici del Gruppo Hera hanno presentato, in occasione di Ecomondo, i risultati che dimostrano il continuo impegno nel campo dell'economia circolare, con una raccolta differenziata che ha raggiunto una media del 65,3% sui territori serviti (fino all'85% nei centri abitati di importanti dimensioni), numeri raggiunti con grande anticipo rispetto agli obiettivi posti a livello comunitario.

Differenziata: Gruppo Hera supera il 90% del recupero

Come mostrano i dati della nuova edizione di "Sulle tracce dei rifiuti", il report di sostenibilità che analizza la valorizzazione della differenziata, nei territori in cui il Gruppo opera si supera il 90% del recupero con percentuali di riciclo delle singole matrici che mantengono sempre livelli altissimi (fra 87% e 99%). Inoltre il rapporto chiarisce come questo muova un'economia verde dai valori significativi che dà lavoro a 19.000 persone muovendo un fatturato di 13 miliardi di euro ogni anno.

Non basta parlare solo di quantità, ma anche di qualità: "I contributi del Conai e i ricavi derivanti dalla vendita dei materiali, che crescono con l’incremento della qualità della raccolta" - spiega il report - "contribuiscono infatti a ridurre l’importo di questa particolare bolletta, con un beneficio che nel territorio servito da Hera, per una famiglia media di 3 persone che vive in 80 mq, è stato stimato in circa 32 euro, superiore del 10% al dato medio nazionale e pari al 13% della bolletta. Impegnata da tempo anche in questa direzione, Hera ha così deciso di fare un ulteriore passo in avanti, lanciando gli ECOgames, divertenti giochi a cui è possibile accedere gratuitamente online, anche da smartphone o tablet, che attraverso sfide avvincenti consentono alle persone di perfezionare il loro livello di conoscenza della raccolta differenziata, aiutandole a farla sempre meglio.
Ancora oggi, d’altronde, il 10% di quello che le persone differenziano è costituito da materiale estraneo e dunque non riciclabile che, in quanto tale, abbassa la qualità della stessa raccolta differenziata; il 35% sono rifiuti che potrebbero essere riciclati e che, invece, finiscono nell’indifferenziata. Dopo l’app gratuita del Rifiutologo, che dopo 10 anni ha ormai superato i 700 mila download e da tempo fornisce indicazioni precise sulle corrette modalità di conferimento dei diversi materiali, gli ECOgames provano così ad alzare ulteriormente l’asticella, tentando una strada diversa per continuare a sensibilizzare, divertendo, le persone su obiettivi di interesse comune"
.

Rimane costante anche l'impegno con Herambiente che rende il Gruppo il maggior operatore italiano per volumi di rifiuti trattati (6,6 milioni di tonnellate nel 2020) e quello nel riciclo della plastica grazie alla controllata Aliplast.

Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha commentato: "I risultati raggiunti ci confermano la bontà della strada intrapresa e le nostre eccellenze impiantistiche oggi sono quanto mai decisive per soddisfare gli standard di aziende e territori che, giustamente, si mostrano sempre più esigenti. Le previsioni sulla ripresa economica in corso, in particolare, pongono al settore ambiente una domanda crescente di servizi a cui intendiamo continuare a rispondere in maniera efficace, facendo leva anche sulle sinergie dei diversi business che gestiamo, per contribuire a fare in modo che tale ripresa proceda di pari passo con la sostenibilità, così da armonizzare gli interessi di tutti gli attori in gioco. L’auspicio è che analoga attenzione sia profusa anche a livello regolatorio e legislativo, con l’obiettivo di favorire politiche infrastrutturali espansive per l’attuazione delle quali, del resto, Hera è storicamente in prima linea".

Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera (nella foto), ha aggiunto: "Per noi è fondamentale continuare a essere un riferimento e un soggetto abilitante per tutti coloro, dalle aziende ai singoli cittadini, che intendono fare la loro parte per promuovere un’economia sempre più circolare, e la reputazione conquistata sul campo ci serve esattamente per consolidare il coinvolgimento attivo di tutti. Per questo, non cessiamo di studiare modi nuovi per coinvolgere chi vuole davvero fare la differenza. Le tecniche di gamification che abbiamo introdotto con i nuovi ECOgames, da questo punto di vista, non rappresentano che l’ennesimo approdo dell’analisi del contesto esterno, indispensabile per individuare le convergenze fra l’agenda dell’impresa e quella delle comunità servite e, così facendo, per massimizzare la creazione di valore condiviso a cui ispiriamo le nostre strategie di medio e lungo periodo".

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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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