Giornata del Mare: l'11 aprile l'Italia diventa più blu

- di: Barbara Bizzarri
 

Nel 2018 è nata la Giornata del Mare e da allora, l’11 aprile celebra la tradizione italiana legata sia al Mediterraneo che ai mari più lontani, da sempre solcati dalle nostre navi e barche, rivolgendo sempre una profonda attenzione alla protezione e salvaguardia delle acque, che vedono scendere in campo gli Ambasciatori di ricerca, conoscenza, ambiente (ARCA), in collaborazione con le più importanti istituzioni italiane, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto di Ricerca sulle Acque, l’Università di Bari Aldo Moro, la Jonian Dolphin Conservation, l’ARPA Puglia (monitoraggio e tutela ambientale), e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), sotto l’egida del Ministero per la Transizione Ecologica e l’interesse del Ministero della Salute, MUR (Ministero della Università e Ricerca) e ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).

Giornata del Mare: l'11 aprile l'Italia diventa più blu

“ISPRA e il SNPA portano avanti da molti anni un sistema a rete di monitoraggio dei mari italiani, ISPRA in particolare – ha affermato Stefano Laporta, Presidente ISPRA (nella foto) – collabora con altri enti ed istituti di ricerca europei per la tutela del bacino Mediterraneo, convinti che il mare sia una risorsa fondamentale dal punto di vista ambientale ed anche di sviluppo economico, elemento centrale per la ripartenza del nostro Paese e di tutti quelli che hanno la fortuna di vivere accanto a questa imprescindibile risorsa”.

Per festeggiare la Giornata nazionale del mare, il Ministero della Transizione Ecologica organizza una diretta video sui social del ministero per sensibilizzare sulla sua tutela, illustrare le azioni messe in campo dal dicastero e parlare di questa importante risorsa naturalistica con ospiti di prestigio, mentre una ricercatrice ISPRA spiega la Strategia marina e del ruolo della ricerca.

In questa giornata speciale le iniziative dedicate al mare sono tantissime: infatti, la ricorrenza è stata fortemente voluta da Confindustria nautica, che ne è stata promotrice: “Rispetto alla prima edizione, celebrata a Viareggio-Spezia, primo distretto mondiale della Nautica, oggi la Giornata del Mare è un patrimonio condiviso da istituzioni, corpi militari, associazioni datoriali del cluster del mare, federazioni sportive e scuole nautiche - dice il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi -. Un valore comune, finalmente entrato nel dibattito politico, pubblico, della comunicazione. La cantieristica da diporto è uno dei pochi settori industriali nei quali l’Italia è leader mondiale assoluta, con il 50% degli ordini mondiali di superyacht. Solo l’occhialeria ci precede, con un 80%, e siamo davanti alla pasta. Siamo anche leader nella produzione di battelli pneumatici e nell’accessoristica e componentistica. Se consideriamo tutto il settore della produzione cantieristica, siamo al 7° posto assoluto per le quote sulle esportazioni mondiali (ICE)”, Non solo. Ci sono altri dati, forniti da Cecchi. Gli oltre 21.000 addetti diretti della produzione italiana della nautica generano un export di 3,4 miliardi di euro e sono il motore di una filiera che nel quinquennio - inclusi i due anni di pandemia - è passata da 160.000 a 200.000 occupati. La classifica dei prodotti manifatturieri per crescita export, calcolata dagli inizi del nuovo millennio tra 2000 e 2022, vede la nautica da diporto al 6° posto, con un +298%”.

“Questi numeri parlano da sé e spiegano il ruolo trainante del nostro settore. Per questo, anche quest’anno, abbiamo realizzato un video per le scuole medie e superiori, volto a diffondere tra gli studenti la conoscenza delle grandi opportunità professionali qualificate che il settore offre”, aggiunge Cecchi. “Promuovere la formazione dei giovani, sviluppare il turismo nautico, riqualificare le infrastrutture della portualità, tutelare il patrimonio cantieristico nazionale, sostenere l’innovazione e il contenimento delle emissioni in una logica di neutralità tecnologica, la competitività della bandiera italiana e la semplificazione amministrativa e la tutela ambientale sono gli obiettivi che Confindustria Nautica intende portare avanti con una forte attenzione alle nuove generazioni”.

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