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Il 18 maggio è la Giornata del Mal di Testa

- di: Giulia Caiola
 
Il 18 maggio è la Giornata del Mal di Testa

La cefalea, conosciuta comunemente come mal di testa, è tra le patologie neurologiche più diffuse e allo stesso tempo tra le meno affrontate con consapevolezza. Almeno un italiano su due ha avuto episodi di cefalea, spesso ripetuti nel tempo, ma solo una piccola parte si rivolge tempestivamente a uno specialista. La tendenza generale è quella di minimizzare, ricorrere a farmaci da banco o convivere con il dolore, ignorando i segnali di una possibile cronicizzazione. Eppure, la cefalea non è un semplice fastidio: è una vera e propria malattia, in molti casi invalidante, che incide profondamente sulla qualità della vita.

l 18 maggio è la Giornata del Mal di Testa

Il 18 maggio 2025 si celebra la XVII Giornata Nazionale del Mal di Testa, promossa dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC), in collaborazione con neurologi, medici di medicina generale e associazioni di pazienti. Una settimana intera, dal 12 al 18 maggio, è dedicata alla sensibilizzazione sul tema, con open day, consulenze gratuite, conferenze pubbliche e distribuzione di materiale informativo. Tra le strutture coinvolte c’è anche l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, che apre le porte del proprio Centro Cefalee per consulenze e momenti divulgativi.

Riconoscere per curare
Non tutti i mal di testa sono uguali. Emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo: si tratta di disturbi diversi, con cause e trattamenti differenti. Parlare genericamente di mal di testa è riduttivo, e spesso fuorviante. La diagnosi precoce, affidata a centri specializzati, è il primo passo per identificare la forma precisa di cefalea e per intervenire in modo mirato. Oggi sono disponibili farmaci specifici, ma anche approcci non farmacologici, tecniche di rilassamento, biofeedback e programmi di prevenzione personalizzati.

Una malattia che colpisce soprattutto le donne
Le donne, in particolare tra i 20 e i 50 anni, risultano le più colpite. Fattori ormonali, stress e carichi psico-fisici contribuiscono a una maggiore incidenza dell’emicrania, che spesso si acutizza nei giorni precedenti al ciclo mestruale. È importante riconoscere anche il peso psicologico della cefalea: chi ne soffre può sviluppare forme di ansia, depressione, isolamento sociale. La sensibilizzazione deve passare anche attraverso una maggiore comprensione delle differenze di genere nella manifestazione del dolore.

Stile di vita e prevenzione al centro
Dormire regolarmente, mangiare in modo equilibrato, evitare alcol, fumo e stress prolungato sono strategie fondamentali per la gestione quotidiana della cefalea. L’attività fisica costante e il mantenimento di una buona idratazione possono ridurre significativamente la frequenza e l’intensità degli attacchi. Accanto ai farmaci, oggi sempre più spesso si affiancano interventi multidisciplinari: fisioterapia, supporto psicologico, alimentazione mirata, tecniche di mindfulness. La gestione integrata del dolore è il futuro della neurologia clinica.

Conoscere per non restare soli
La giornata del 18 maggio ha anche un forte valore simbolico: accendere un riflettore su un disturbo invisibile, troppo spesso sminuito o banalizzato. Informare significa dare strumenti concreti ai pazienti e restituire dignità a chi convive quotidianamente con il dolore. Le istituzioni, le scuole e i luoghi di lavoro possono giocare un ruolo fondamentale nella promozione della salute neurologica, ospitando iniziative, momenti formativi e campagne di comunicazione accessibili a tutti.

Un costo sociale ed economico ancora ignorato
La cefalea cronica non è solo un problema individuale. Secondo l’OMS, è una delle prime dieci cause di disabilità al mondo. In Italia si perdono ogni anno milioni di ore lavorative a causa degli attacchi non gestiti o gestiti male. I costi diretti e indiretti per il sistema sanitario e per le imprese sono enormi. Ma a pesare di più è il senso di abbandono che spesso vivono i pazienti: non essere creduti, non essere ascoltati, non ricevere una risposta adeguata. La Giornata Nazionale del Mal di Testa nasce anche per questo: rompere il silenzio, creare rete, restituire voce e strumenti a chi soffre.

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