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Generali: gli azionisti scelgono la continuità, vince la lista del ceo Donnet

- di: Redazione
 
Generali: gli azionisti scelgono la continuità, vince la lista del ceo Donnet
È stata come in quelle competizioni dove, insieme al plauso per chi ha vinto, bisogna rendere onore anche allo sconfitto. Per questo, se l'assemblea di Generali ha certificato la vittoria della lista, per il prossimo Consiglio d'Amministrazione, proposta dal Ceo Philippe Donnet e dal presidente Andrea Sironi, quella uscita battuta - guidata da Francesco Gaetano Caltagirone - ha comunque raggiunto un risultato di cui Generali non potrà non tenere conto.

Generali: vittoria della lista proposta dal Ceo Philippe Donnet e dal presidente Andrea Sironi per il prossimo Cda

Quella che potrebbe essere definita come ''la lista del Presidente'', che aveva l'appoggio di Mediobanca e dei fondi esteri, è stata premiata con il 55,92% dei presenti in assemblea (ha partecipato alla votazione il 70,6% del capitale) mentre quella promossa da Caltagirone, che ha avuto il sostegno di Leonardo del Vecchio, di Fondazione Crt e di Benetton, ha ricevuto il 41,73% e che puntava sul duo Luciano Cirinà-Claudio Costamagna per le due massime cariche di Generali.

Dalla lista di maggioranza sono stati eletti: Andrea Sironi (indicato come Presidente indipendente), Clemente Rebecchini, Philippe Donnet (indicato come Amministratore Delegato), Diva Moriani, Luisa Torchia, Alessia
Falsarone, Lorenzo Pellicioli, Clara Furse, Umberto Malesci, Antonella Mei-Pochtler. Dalla prima lista di minoranza sono stati eletti: Francesco Gaetano Caltagirone, Marina Brogi, Flavio Cattaneo.

L'importanza dell'appuntamento di Trieste è stata confermata dalle parole scandite dal ceo Donnet in avvio dei lavori, con le quali ha voluto sottolineare che, trattandosi della prima volta nella storia del Leone che il CdA ha proposto una suta lista, questo gesto ha avuto il chiaro obiettivo di ''rappresentare tutti gli azionisti, e avvicinare Generali alle migliori practice di governance internazionali'', per una ''public company proiettata in un futuro davvero sostenibile''.

Per rimarcare l'alto profilo della lista, composta, ha detto, da ''professionisti di assoluta qualità'' e da ''un presidente indipendente'', Donnet ha voluto fornire due dati numerici significativi: il 77% dei consiglieri è indipendente e la rappresentanza femminile è al 54%.
''Dati" - ha aggiunto - "così alti nella storia del gruppo e al di sopra degli standard italiani ed europei''. "Oggi siamo più forti di prima. Sono orgoglioso di questo", ha sottolineato Donnet rivolgendosi agli azionisti. "Tutti questi traguardi ci danno solide base per affrontare le sfide che ci attendono", ha proseguito. La lista, per la sua composizione, ha detto ancora Donnet, garantisce ''un ulteriore rafforzamento della società''.

Il ceo ha quindi voluto guardare già al domani dicendo che: ''Continueremo a perseguire una crescita sostenibile, la creazione di valore per tutti gli stakeholder, un aumento degli utili e della loro qualità, e un dividendo che cresce ogni anno, a fronte di un approccio disciplinato nella gestione del capitale e di un'integrazione della sostenibilità nel nostro business, con l'obiettivo di essere leader nell'innovazione''. Alla fine, quindi, gli azionisti hanno nuovamente risposto la loro fiducia in Donnet, che di risultati ne ha portati, contribuendo al consolidamento di Generali.
Dalla lettura dei soci è emerso il rafforzamento di quelli italiani: i Benetton sono saliti dal 3,96% al 4,75%; Mediobanca, grazie al prestito titoli sul 4,42%, è oggi al 17,19%; Francesco Gaetano Caltagirone è al 9,95% e Leonardo Del Vecchio al 9,82%.

L’Assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 2021, con un utile netto di 1.847 milioni di euro, stabilendo di assegnare agli azionisti un dividendo unitario di 1,07 euro per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 25 maggio 2022.
L’Assemblea ha approvato quindi il Programma di acquisto di azioni proprie ai fini del loro annullamento nel quadro dell’attuazione del piano strategico 2022-24 per un esborso complessivo massimo di euro 500.000.000 e per un numero massimo di azioni corrispondente al 3% del capitale sociale della Società.

Il programma di acquisto di azioni ''è finalizzato" - si legge in una nota - "a impiegare le risorse liquide in eccesso accumulate durante il triennio 2019-21 e non utilizzate per il 'capital redeployment' e a fornire agli azionisti una remunerazione aggiuntiva alla distribuzione di dividendi. L’autorizzazione è stata rilasciata per 18 mesi dalla data dell’Assemblea: il prezzo minimo di acquisto delle azioni non potrà essere inferiore al valore nominale implicito del titolo al tempo vigente mentre quello massimo non potrà eccedere del 5% il prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto''.
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