Due giornate dense di contenuti e partecipazione. Il roadshow “Respect For Future”, lanciato da Fincantieri per promuovere la cultura del rispetto e prevenire ogni forma di violenza, ha fatto tappa nel capoluogo ligure, coinvolgendo oltre 1500 persone tra dipendenti, rappresentanti sindacali e personale delle società controllate. Le due nuove tappe, l’ottava e la nona del percorso avviato nel novembre 2023, si sono svolte rispettivamente presso lo stabilimento di Sestri Ponente e al Teatro Ivo Chiesa, sede scelta per l’incontro dedicato alla Divisione Navi Militari e alle aziende del gruppo con sede a Genova.
Fincantieri, a Genova in oltre 1500 per “Respect For Future”. Cresce l’impegno contro la violenza di genere
A Sestri Ponente, nella giornata di ieri, hanno partecipato circa 750 persone. L’evento, ospitato all’interno dello stabilimento, è stato aperto da Massimo Canesin, Direttore dello stabilimento, che ha sottolineato come il rispetto sia “un valore industriale, prima ancora che umano, su cui costruire relazioni sane e produttive”. A seguire, Lorenza Pigozzi, Direttrice della Comunicazione Strategica del Gruppo, ha illustrato i contenuti e gli obiettivi del progetto attraverso un video manifesto.
Sono poi intervenuti Gabrielle Fellus, fondatrice dell’associazione I Respect, con una riflessione sulla cultura del rispetto tra i giovani e nei contesti lavorativi, e il professor Paolo Giulini, Presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, che ha approfondito i temi della prevenzione della violenza attraverso testimonianze e dati. Ha preso la parola anche Alessio Belli, responsabile Group Organization Development, Learning & Labour Cost, per presentare le iniziative DEI del gruppo. In chiusura, Rosa Bifero, responsabile del personale dello stabilimento, ha guidato un momento di riflessione sulla giornata.
Il giorno dopo al Teatro Ivo Chiesa
Oggi, nella cornice del Teatro Ivo Chiesa, il progetto ha coinvolto oltre 800 dipendenti della Divisione Navi Militari e delle aziende affiliate con sede a Genova. A introdurre i lavori è stato Dario Deste, Direttore Generale della Divisione, che ha ribadito il valore strategico dell’iniziativa. Sono poi intervenuti nuovamente Pigozzi, Fellus e Giulini, offrendo continuità e approfondimento rispetto alla tappa del giorno precedente. Ha concluso l’incontro Luciano Sale, Direttore Human Resources and Real Estate di Fincantieri, sottolineando l’impegno del gruppo “non solo sul fronte della comunicazione, ma anche attraverso strumenti e reti di supporto concreti e strutturati”.
Una rete di protezione nei luoghi di lavoro
Tra le azioni concrete già attivate, spicca l’adesione all’iniziativa DonneXStrada, che ha portato all’istituzione dei Punti Viola in dieci sedi aziendali, tra cui proprio Sestri Ponente e la Divisione Navi Militari. Si tratta di spazi sicuri dedicati all’accoglienza e al supporto delle donne in situazioni di pericolo, gestiti da personale appositamente formato in ambito legale e psicologico.
A questa si affianca la collaborazione con l’associazione Differenza Donna, grazie alla quale è nata una rete interna di “Antenne”: colleghe e colleghi formati per fornire ascolto, orientamento e sostegno a chi è vittima di violenza, in ambito lavorativo, familiare o sociale. Un numero dedicato consente il contatto diretto, rafforzando così la rete di protezione all’interno dell’azienda.
Un modello per il sistema industriale
Il progetto “Respect For Future” è parte del più ampio programma everyDEI, con cui Fincantieri promuove azioni su uguaglianza di genere, disabilità, intergenerazionalità e diversità culturale, anche attraverso l’adozione di un linguaggio più inclusivo e la lotta a stereotipi e discriminazioni. Dopo le tappe di Ancona, Castellammare di Stabia, Bari, Riva Trigoso, Pordenone, Muggiano e Palermo, il viaggio prosegue a Genova, città simbolo della tradizione industriale italiana, dove l’attenzione ai temi del rispetto diventa parte integrante della strategia aziendale.
“Dove c’è inclusione, c’è anche innovazione, efficienza e sicurezza. E soprattutto, c’è una comunità più forte e coesa”, ha ribadito in chiusura Massimo Canesin. Un messaggio che non riguarda solo chi lavora nei cantieri, ma punta a tracciare una direzione per l’intero sistema produttivo del Paese.