Festa del Cinema di Roma, le pagelle dei look

- di: Barbara Bizzarri
 

Occhi puntati sul secondo red carpet della Festa del Cinema di Roma: irrinunciabili, le pagelle dei look.

Miriam Leone: Bella com’è ci saremmo aspettati qualcosa di più. Invece, spesso da una coppia perfetta sulla carta (in questo caso, bellezza stratosferica & brand iconico) nasce una delusione. L’abito Etro la mortifica, a dir poco. Voto: 6 (al coraggio, e ai gioielli). Bellissima la lunga treccia modello Avatar, che in un Festival di Cinema ha il suo perché.

Monica Bellucci: felice e innamorata, ha abbandonato il nero (grande errore per una Winter! Ma dell’armocromia parleremo un’altra volta, con buona pace di Elly). Il grigio non le dona, ma lei è sempre splendida (e in Dolce & Gabbana, una garanzia per la sua bellezza mediterranea). Voto: 8

Kasia Smutniak: sui red carpet non sbaglia un colpo, e questo è un fatto. Evidente. Lunga gonna di pelle nera Valentino, capelli au naturel, nessuna concessione alla frivolezza. Perfetta. Voto: la classe non è acqua.

Carolina Crescentini: i pantaloni sul red carpet sono sempre un’incognita che tanto sa di meeting pomeridiano. In questo caso, nonostante la stupenda giacca di Armani, qualche perplessità resta. Voto: 6

Barbara Bouchet: anche lei in pantaloni, versione quasi hostess di linea, e pure la giacca doppiopetto. Però la si ama e quindi, è perdonata. Eppure, Barbara, quanto sarebbe più bello un abito di gala per chi ha sempre considerato il proprio corpo “una Ferrari di cui avere cura”? Voto: sì, quel che fatto è fatto (cit.)

Paolo Calabresi: Giacca scura e camicia blu. Questi prodigi riescono soltanto a Re Giorgio, ricordatevelo. Voto: naaah

Alan Sorrenti: era un figlio delle stelle. Ora sembra il figlio del mercatino all’angolo. Voto: anche no

Manetti Bros.: semplici, semplicissimi. Quasi zen. Voto: 6.5

Valerio Mastandrea: pure lui in total black a differenza di ieri. Almeno il collo alla coreana dà un quid in più. Però, tutto questo nero…voto: mestizia

Alba Rohrwacher: potrebbe fare tanto, tanto di più con quella sua incredibile bellezza particolare. Invece, ha scelto un abito nero monospalla che non le rende affatto giustizia. Voto: un’altra occasione sprecata

Filippo Timi: potrebbe vestire anche le braghette di Ezechiele Lupo, invece è griffato Lagerfeld, con tanto di scarpette borchiate. Voto: lui può

Tom Sturridge: un altro in total black, ma l’effetto è del tutto diverso. Saranno gli occhiali da sole? Voto: magie noire

Lorenzo Zurzolo: ricorda un po’ lo Scamarcio dei vecchi tempi, moro, riccio, sguardo azzurro. Però a 23 anni è vestito come un direttore creativo cinquantenne, nonostante (o forse per) Gucci. Un po’ di vivacità, suvvia. Voto: cbcr

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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