EY: l'85% dei CEO vuole migliorare le capacità tecnologiche nel prossimo anno

- di: Redazione
 

EY e SWG hanno pubblicato i risultati dello studio "Financial Services Strategic Outlook 2024", per cui sono stati intervistati i top manager delle più importante banche-assicurazioni-società di wealth & asset management d'Italia, in modo da conoscere le aspettative per i prossimi 12 mesi.
Il 57% dei C-suite italiani del settore dei servizi finanziari prevede una crescita moderata del risultato economico del proprio business rispetto allo scorso anno, anche se permane preoccupazione per i conflitti geopolitici e le possibili conseguenti tensioni commerciali (60%). Nonostante questo, prevale un cauto ottimismo per le prospettive macroeconomiche del Paese: il 65% degli intervistati prevede una sostanziale stabilità.

EY: l'85% dei CEO vuole migliorare le capacità tecnologiche nel prossimo anno

L’analisi evidenzia quali fattori di rischio maggiormente percepiti nell’attuale fase di mercato: la disruption legata alla trasformazione digitale e le connesse tematiche di cyber security (84%) e le evoluzioni regolamentari (69%). A fronte di ciò, quasi 1 C-level su 2 (46%) dichiara che nei prossimi 12 mesi adotterà un approccio attendista, esaminando le potenziali opportunità sul mercato con l’obiettivo di essere pronto ad agire una volta terminata la situazione di incertezza, e soltanto il 19% degli intervistati dichiara che intraprenderà azioni di derisking o asset disposal per aumentare la liquidità e le riserve di capitale.

Non tutti però ritengono che nel 2024 l’adozione dell’AI sarà essenziale per rimanere competitivi (42%), probabilmente stante ancora il grado di bassa maturità dell’adozione di tali tecnologie.

La crescita organica appare la decisione preponderante per conseguire lo sviluppo aziendale (58%) sebbene le opportunità di acquisizioni si rilevino comunque importanti per estendere e/o diversificare il proprio business (42%).

Tra gli ambiti di sviluppo principali si punta a migliorare le capacità tecnologiche (85%) e a rinnovare l’offerta di prodotti e servizi (50%). La costruzione di ecosistemi, alleanze e partnership (39%) e l’integrazione della sostenibilità nei prodotti e servizi (39%) costituiscono elementi importanti per gli sviluppi futuri.

A fronte di un’ipotesi di scenario di futura riduzione dei tassi, gli intermediari finanziari prevederebbero di puntare sulla ricerca di altre iniziative per incrementare i ricavi (54%) e sulla ridefinizione del mix di prodotti e servizi (50%); non appare invece così rilevante rivedere le strategie di prezzo (27%).

L’adozione di nuove tecnologie per abilitare nuovi business viene considerata la principale leva di diversificazione delle fonti reddituali (50%) seguita dallo sviluppo dei servizi di bancassurance (42%) che potrebbe rappresentare la tendenza di una maggiore integrazione tra il sistema bancario e assicurativo.

Stefano Battista, Financial Services Leader di EY in Italia (nella foto), ha commentato“In questa fase si evidenzia una forte focalizzazione degli investimenti sulle opportunità di crescita e sviluppo (65%) e sui fattori legati alla sostenibilità (42%). Se il 77% degli intervistati dichiara che le iniziative di sostenibilità sono già parte integrante delle priorità di investimento aziendale, il principale ambito di sviluppo è quello legato all’innovazione e alle tecnologie. Particolare attenzione viene posta all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni, considerate dal 73% dei manager una forza positiva e un potenziale punto di svolta nei processi di trasformazione del business e dell’operatività aziendale”.

Andrea Ferretti, Markets & Business Development Leader per i Financial Services di EY in Italia ha dichiarato: “Il 34% degli intermediari ritiene che mantenere il proprio ruolo di provider tradizionale di servizi finanziari sia la soluzione di business in prospettiva, evolvendo al limite verso servizi diversificati cross-industry (31%). Soltanto il 27% crede che modificare il proprio ruolo in una logica di finance as a service possa costituire elemento rilevante di trasformazione. In tale contesto, la trasformazione digitale e l'integrazione con l'ecosistema FinTech, InsurTech e Digital Banking rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità significative per rinnovare l’approccio ai servizi finanziari tradizionali”.

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