Elezioni Francia: la raffica di nomine di Macron prima del voto fa insorgere Le Pen

- di: Redazione
 
Ancora pochi giorni e la Francia saprà se a governarla sarà un esponente del Rassemblement National (nella persona di Jordan Bardella) o un rappresentante della ''santa alleanza'' che vede schierati, in funzione anti-RN, le formazioni di sinistra e il partito di Macron. Con il passare delle ore e l'avvicinarsi del ballottaggio, è guerra aperta tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, resa ancora più aspra dopo la raffica di nomine fatta dal presidente francese nelle ultime ore, che la leader del RN ha bollato come "colpo di Stato amministrativo" .
La dichiarazione di Marine Le Pen è durissima, dicendo che Macron sta cercando di "contrastare il voto dell'elettorato, il risultato delle elezioni, nominando persone [a lui fedeli], in modo che impediscano, all'interno dello Stato, la capacità di attuare la politica che il popolo francese desidera".

Elezioni Francia: la raffica di nomine di Macron prima del voto fa insorgere Le Pen

Il riferimento è alle decisioni assunte nel corso dell'ultima riunione del Consiglio dei ministri, tenutasi alla vigilia del primo turno di elezioni. Nella riunione la presidenza ha avviato molti alti funzionari pubblici. Tra i quali il governatore militare di Parigi, il nuovo capo di Stato maggiore dell'aeronautica militare, il direttore dell'Unione europea presso il Ministero degli affari esteri e tre ambasciatori.
Per Le Pen la raffica di nomine ha l'obiettivo di "impedire a Jordan Bardella di governare il paese come desidera", qualora il Rassemblement National ottenesse la maggioranza nel secondo turno delle elezioni legislative di domenica. Ha aggiunto che se il suo partito arrivasse al potere, annullerebbe queste nomine in modo da "poter governare".

"Per qualcuno che dà lezioni di democrazia al mondo intero, è ancora sorprendente agire in questo modo", ha detto Le Pen, non nascondendo la sua indignazione.
In risposta alle accusa, dall'Eliseo è giunta una precisazione, sottolineando che solo il presidente può nominare un primo ministro. "L'articolo 13 della nostra legge fondamentale stabilisce che il capo dello Stato nomina i funzionari civili e militari, come i prefetti, durante la riunione del Consiglio dei ministri che presiede", ha sottolineato l'Eliseo. "Da 66 anni, ci sono nomine e spostamenti settimanali, in particolare in estate, indipendentemente dai periodi politici che attraversano le nostre istituzioni, e non è in alcun modo previsto che nessuna di queste disposizioni cambierà nei prossimi mesi", ha aggiunto, insieme a una dichiarazione secondo cui "essere al comando implica compostezza e moderazione".
Intanto sembra sempre più probabile la coabitazione tra Macron e un primo ministro espresso dal Rassemblement National.
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