L'educazione finanziaria come la vedono gli studenti di ''Vivere nella comunità''

- di: Redazione
 
Se l'educazione finanziaria guadagna sempre maggiore spazio - sui media, ma anche nella vita di tutti i giorni - lo si deve anche ad iniziative che ne rendono l'importanza sempre più chiara, inequivocabile. Lo hanno fatto, per ultimi, ma solo in ordine di tempo, gli studenti della Scuola Politica ''Vivere nella Comunità'' che hanno definito come, per loro, dovrebbe essere l'educazione finanziaria usando tre definizioni secche: sostenibile, inclusiva, e digitale.
Un giudizio e un auspicio contenuti nel progetto “L’Educazione finanziaria che vorrei”, creato e realizzato nell’ambito della collaborazione con la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio (FEduF) promossa dall’ABI.

L'educazione finanziaria come la vedono gli studenti di ''Vivere nella comunità''

Anche se definire quelli che frequentano la Scuola Politica potrebbe essere giudicato riduttivo, trattandosi di
giovani professionisti che ''Vivere nella Comunità'' sta aiutando a crescere ancora.
I frutti di questa opera si sono condensati nel progetto, proponendosi ''L’Educazione finanziaria che vorrei'' come una campagna informativa online che vada a definire il perimetro di una fondamentale e indispensabile competenza di cittadinanza.

Gli studenti, nel loro lavoro, hanno anche tenuto conto dell'ultimo rapporto Iacofi (l'indagine sull'alfabetizzazione e le competenze finanziarie degli italiani) di Banca d'Italia , che testimonia come esistano ancora ampie fasce della popolazione che, pur non avendo un livello di competenze adeguato, gestiscono quotidianamente l’economia familiare: si tratta di circa 8 milioni di adulti (considerando, si evince dal progetto sia gli esclusi che non padroneggia la materia).
D'altra parte anche gli ultimi dati delle prove Invalsi testimoniano come vi siano numerose problematicità dal punto di vista della formazione per i giovani italiani, acuitesi a causa della pandemia: sia nella scuola secondaria di primo grado che in quella secondaria di secondo grado, rispetto al 2019, i risultati del 2021 di Italiano e Matematica sono più bassi.

L'elaborazione, frutto dell'analisi degli studenti della Scuola Politica ''Vivere nella Comunità'' (fondata dai professori Pellegrino Capaldo, Sabino Cassese, Marcello Presicci e Paolo Boccardelli), evidenzia dei punti chiave che sottolineano l’esigenza di rafforzare – se non addirittura di costruire – una ''cultura economica diretta a tutti i cittadini che, nelle diverse età della vita, si trovano inevitabilmente a dover affrontare scelte relative alle proprie risorse finanziarie, molto spesso in assenza di competenze adeguate''.

Stefano Lucchini, presidente della Fondazione per l'educazione finanziaria e al risparmio (nella foto), ha detto che ''l’evoluzione personale all’interno di un contesto sociale si basa quasi esclusivamente su scelte consapevoli che producono un cambiamento sia per il singolo sia per il contesto socioeconomico complessivo. Ognuno di noi ha oggi un livello di responsabilità economica e sociale maggiore, proprio per questo motivo - ha aggiunto - l’educazione finanziaria dovrebbe avere tutte quelle caratteristiche così ben individuate dalle giovani eccellenze italiane, in modo da fornire alle persone strumenti adeguati ad affrontare tempi incerti, in cui è fondamentale non perdere il passo e andare avanti per migliorare le proprie condizioni''.

''L’Educazione finanziaria che vorrei'', quindi, propone e diffonde con forza i valori condivisi da FEduF (ABI) e Scuola Politica “Vivere nella Comunità” che richiamano espressamente l’Articolo 47 della Costituzione della Repubblica Italiana, poiché diffondere l’educazione finanziaria significa contribuire concretamente alla crescita di una cultura economica che, tra gli altri aspetti, tuteli e garantisca il diritto al risparmio dei cittadini.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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