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Mps tocca il 40%: spiragli di controllo su Mediobanca

- di: Bruno Coletta
 
Mps tocca il 40%: spiragli di controllo su Mediobanca
Mps supera il 40% di adesioni su Mediobanca: corsa al controllo
Adesioni oltre il tetto minimo: la corsa al controllo si accende, nonostante un’offerta giudicata ancora lontana dal valore reale.

Mps supera il 40%: la conquista avanza, ma il cda resta freddo

La partita su Mediobanca è in pieno svolgimento. All’indomani dell’aumento della componente in contanti — 0,90 € per azione in aggiunta ai 2,533 titoli di Mps — le adesioni all’offerta pubblica sono salite al 40,4% del capitale della banca milanese. Un balzo significativo oltre la soglia minima del 35%, indispensabile per rendere valida l’operazione.

È un risultato che testimonia l’efficacia del rilancio di Mps: grazie al sostegno di Delfin, Caltagirone e di casse di previdenza come Enpam ed Enasarco, la banca senese mette un piede deciso in Piazzetta Cuccia.

Cda di Mediobanca: “offerta ancora insufficiente”

Calmata l’euforia, il consiglio di amministrazione non cambia tono. Pur riconoscendo l’aumento del corrispettivo — ora pari a 2,681 € complessivi — il board la giudica “priva di razionale industriale e di convenienza per gli azionisti”, afferma il cda di Mediobanca. La valutazione resta allineata alle stime estive dei consulenti, che indicavano un valore intrinseco per azione pari a 3,71 €.

Il cda sottolinea inoltre che la rinuncia alla soglia del 66,7% a favore di quella minima del 35% conferma la volontà di Mps di prendere il “controllo, anche di fatto” di Mediobanca, anche a costo di sinergie difficili e possibili distruzioni di valore.

Obiettivo 50% più uno: scadenze dalla doppia finestra

Il tempo stringe: l’offerta si chiude l’8 settembre, con possibile riapertura fra il 16 e il 22 settembre. Raggiungere la soglia del 50% più una azione, oltre a blindare il controllo, sarebbe la chiave per sbloccare benefici fiscali rilevanti — in primis l’utilizzo accelerato dei crediti fiscali accumulati.

A chi mancano ancora le quote?

Il grosso del lavoro è stato fatto grazie agli azionisti principali: Delfin e Caltagirone valgono un pacchetto decisivo; si aggiungono le quote di Edizione (eredi Benetton), Enpam, oltre a quelle in via di conferimento da parte di investitori istituzionali come Unicredit, Amundi, Tages e Anima. Cassa Forense, con circa l’1%, resta una pedina chiave ancora in bilico.

Partita apertissima, ma il cda resiste

La fotografia è netta: Mps avanza, le adesioni superano il 40%, ma Mediobanca non è convinta. L’offerta viene considerata ancora troppo bassa e rischiosa e l’operazione continua a gridare “controllo” più che “valore condiviso”. L’ago della bilancia si sposta ora verso la corsa al 50%+1: la riapertura della finestra d’offerta potrebbe essere il turno decisivo. 

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