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Industria italiana: 26 mesi di calo, marzo non basta

- di: Marta Giannoni
 
Industria italiana: 26 mesi di calo, marzo non basta
Lieve ripresa mensile (+0,1%) ma il trend resta negativo. Settori chiave in crisi, allarme da sindacati e consumatori.
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A marzo 2025 l’industria italiana ha registrato un incremento marginale dello 0,1% rispetto a febbraio, secondo i dati Istat. Tuttavia, su base annua, la produzione industriale è diminuita dell’1,8%, segnando il 26° mese consecutivo di calo.
I comparti più colpiti includono: 
Tessile, abbigliamento, pelli e accessori: -12,0%.
Mezzi di trasporto: -8,3%. 
Coke e prodotti petroliferi raffinati: -17,2%.
L’energia è l’unico settore in crescita su base annua, con un aumento del 4,5%. 

Reazioni e preoccupazioni
Il segretario confederale della CGIL, Pino Gesmundo, ha definito la situazione “un vero e proprio disastro”, sottolineando l’assenza di una strategia efficace da parte del governo. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha parlato di “tsunami” che continua a colpire l’industria italiana.

Prospettive economiche
Nonostante una crescita del PIL dello 0,3% nel primo trimestre, le prospettive restano incerte. Il governo ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2025 allo 0,6%, mentre la Banca d’Italia avverte che eventuali dazi statunitensi potrebbero ridurre ulteriormente la crescita economica.

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