Costruiamo insieme il futuro al femminile. Il Governo è attento e vicino alle donne e alle imprenditrici con l’impegno a sostenerle nel difficile compito di conciliare vita e lavoro”. E’ il messaggio portato dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella e dal Sottosegretario al Ministero dell’economia e finanze Lucia Albano alla Convention di Donne Impresa Confartigianato dal titolo “Futuro al femminile. Equità, generatività, sistema”, svoltasi oggi a Roma. Le esponenti dell’Esecutivo hanno raccolto l’appello lanciato, in apertura dei lavori della Convention, dalla Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Daniela Biolatto la quale ha sottolineato: “Serve una svolta nelle politiche per accompagnare l’impegno femminile in economia. Il sostegno alle imprese delle donne deve essere un pilastro degli interventi pubblici per raggiungere l’empowerment femminile e contribuire così ad uno sviluppo equo e sostenibile. Le imprenditrici e in generale le donne italiane ‘soffrono’ la bassa spesa pubblica per sostenere famiglie e giovani: siamo al 22° posto in Europa con appena l’1,4% di risorse dedicate a questo obiettivo. In pratica, a fronte di 12 euro destinati a sanità, pensioni, anziani, soltanto 1 euro va alle famiglie e ai giovani. Bisogna quindi potenziare il welfare e agire sulla leva della fiscalità. In particolare, chiediamo di prevedere la detraibilità delle spese sostenute dalle imprenditrici per servizi di assistenza domestica e familiare a supporto dei lavori di cura e di conciliazione vita-lavoro. Altrettanto importanti misure nel campo dell’istruzione, favorendo l’accesso delle giovani all’acquisizione di competenze STEM, linguistiche e digitali e a interventi mirati a promuovere la cultura dell’impresa femminile”.
Imprenditoria in rosa, il Governo alla Convention di Donne Impresa Confartigianato
La Ministra Eugenia Roccella (nella foto), intervenuta con un videomessaggio, ha sottolineato: “Le tre parole-chiave della Convention – generatività, sistema ed equità – sono le stesse che consideriamo fondamentali. Generatività, perché la natalità è fondamentale per il nostro Paese. Sistema, perché cerchiamo di avere una visione d’insieme che tenga tutti i provvedimenti all’interno di una prospettiva di crescita, di sviluppo in senso ampio, economico ma anche sociale e tecnologico. Vogliamo un’Italia più forte, un’Italia che dia più opportunità a tutti, in particolare alle donne. Equità, perché le pari opportunità sono davvero una leva per lo sviluppo e per la natalità. Se non miglioriamo la situazione della parità di genere, della parità tra uomo e donna, se le donne non hanno davvero occasioni di imprendere, di lavorare, occasioni di realizzarsi sul piano professionale e se non c’è una conciliazione efficace e quindi se non possono essere madri, diventa penalizzante proprio per le loro prospettive, per le loro ambizioni di realizzazione professionali, e non riusciremo a raggiungere gli obiettivi che vogliamo”.
La Ministra per le pari opportunità e la famiglia ha poi ricordato “l’impegno per intrecciare i tre temi del ministero, Pari opportunità, Natalità, e Famiglia, evitando provvedimenti spot o frammentati, ma cercando proprio di costruire un futuro al femminile e quindi di costruire una prospettiva di sviluppo e di disegnare un percorso”. “Lo abbiamo fatto – ha spiegato – con un’articolazione su tre punti: il lavoro femminile, la conciliazione, i servizi e le misure di sostegno diretto. Sul fronte del lavoro femminile e la conciliazione, i primi risultati sono 260.000 posti di lavoro in più per le donne. Per la conciliazione, oltre al potenziamento dei congedi parentali, i fringe benefit, la decontribuzione per le donne dal secondo figlio in poi e la certificazione di genere. Abbiamo aumentato il rimborso per gli Asili Nido, che dal secondo figlio in poi sono sostanzialmente gratuiti. Con il PNRR abbiamo iniziato a aumentare anche i posti. Pensiamo di raggiungere l’obiettivo, anche qui, che ci siamo posti, che è quello europeo di oltre il 30% di copertura. Abbiamo appena annunciato che anche quest’anno finanzieremo i centri estivi. Tra le misure di sostegno, abbiamo aumentato complessivamente da 16 miliardi a 19 miliardi la spesa per l’assegno unico e in media chi recepisce questa misura ha 700 € l’anno in più rispetto a prima”.
Da parte sua, il Sottosegretario al Ministero dell’economia Lucia Albano ha rimarcato l’impegno del Governo “che ha lavorato, per la prima volta, in maniera sistemica sul lavoro delle donne, sulla maternità e la natalità. Una donna deve essere libera di non scegliere tra famiglia e carriera e di poter scegliere entrambi. È il tema su cui ci siamo concentrati e che porterà sviluppo al nostro Pil. Perché sostenere le donne non è soltanto una questione di genere ma una priorità che libera risorse per lo sviluppo dell’Italia. Con queste misure sistemiche in un anno e mezzo sono stati posti 2,5 miliardi per il sostegno alla natalità ella famiglia e questo ha generato un indotto di 16 miliardi. Intendiamo continuare in questa direzione per garantire libertà per le donne e possibilità di crescita per tutta la nazione”.
Luci e ombre del lavoro femminile in Italia sono state evidenziate da un report dell’Ufficio studi di Confartigianato illustrato dal responsabile Enrico Quintavalle e da Licia Redolfi, dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia. Ne emerge che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti, 1.610.000, ma ultima nella classifica Ue per tasso di occupazione femminile: 53,4% contro la media del 66,1%. E spicca in Europa per un altro record negativo: il maggior numero di giovani donne tra 25-34 anni, 938mila, che non si offrono sul mercato del lavoro. Tra il 2021 e il 2023, il tasso di occupazione delle donne è aumentato del 2,4% e sono cresciute del 4,8% le attività indipendenti femminili. Che si affermano anche nei campi più innovativi con un aumento, registrato dal 2018 al 2023, del 13,4% delle imprese nei settori digitali e un piccolo esercito di 28mila ‘pioniere’ nell’intelligenza artificiale. Ma le imprenditrici devono fare i conti con una serie di ostacoli: difficoltà di accesso al credito, un welfare che non le sostiene fino alla carenza di manodopera: nel 2023 è stato di difficile reperimento il 46% del personale, pari a 266mila lavoratori, richiesto dalle micro e piccole imprese guidate da donne.
Secondo il rapporto di Confartigianato, non va meglio sul fronte dell’impegno per ridurre le diseguaglianze di genere. Nel 2022 la spesa pubblica destinata a questo scopo, tra cui i fondi per l’imprenditorialità femminile, gli incentivi all’occupazione femminile e le misure di conciliazione vita-lavoro, è calata del 25,6% rispetto al 2021, pari a 1,4 miliardi in meno. Le speranze di recupero sono affidate all’aumento di stanziamenti previsti per il triennio 2024-2026 e agli interventi del Pnrr. Questi ultimi, però, mostrano ritardi di attuazione, in particolare per quanto riguarda gli asili nido: soltanto il 14,1% dei progetti sono stati aggiudicati.
La Convention, i cui lavori sono stati condotti da Barbara Capponi, giornalista del Tg1 Rai, ha coniugato il futuro al femminile approfondendo gli aspetti dell’equità, della generatività, del sistema. Un confronto a più voci che ha visto protagonisti, sul tema “Equità. Diffondere la cultura del rispetto, valorizzare le diversità, sviluppare le opportunità” Luigi Di Marco, Membro della Segreteria Generale di ASVIS, Mariella Nocenzi, Professoressa Associata in Sociologia generale Università La Sapienza di Roma e Presidente Osservatorio Interuniversitario sugli Studi di Genere, Stefania Santucci, Manager, Consulente di Direzione, Business Coach. Sul focus ‘Generatività. Capacità di creare valore e benessere per la società’ sono intervenuti Franca Borzaga, Executive Board Member di Metalworking Srl, Alba Francesca Canta, Ricercatrice Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Sociologia e autrice del saggio “Le donne della generatività”, Lucio Poma, Professore Economia Applicata Università di Ferrara e Capo Economista Nomisma. Il terzo approfondimento ha riguardato il tema ‘Sistema. La parità di genere fa crescere il Paese’ e ha coinvolto Roberto Ghiselli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza INPS, Valentina Picca Bianchi, Presidente Comitato Impresa Donna presso Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Martina Rogato, Co-Chair Women7 – G7 Italia. Spazio ai giovani con la premiazione dei video che hanno partecipato al concorso di idee “Educare alla parità di genere e favorire la cultura d’impresa’ con il quale Donne Impresa di Confartigianato ha offerto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle Agenzie formative l’occasione di raccontare in un video di 1 minuto la loro idea di impresa femminile e di parità di genere. Al primo posto si è classificato l’Ente di formazione accreditato Form 2.0 di Cosenza con il video dal titolo “Ri-Evoluzione”, al secondo l’Istituto Formativo Paritario Enaip Trentino di Trento con il video dal titolo: “Il tocco femminile: eccellenza e innovazione nei mestieri di domani”, al terzo l’Istituto Tecnico Industriale ‘Giuseppe Omar’ di Novara, con il video dal titolo ‘Educare alla parità’.