Usa: vecchio post antisemita costa il posto a un dirigente di Google

- di: Brian Green
 
È costato carissimo, al capo della sezione di Google che si occupa della diversità, un post antisemita pubblicato del 2007 sul suo blog. Le scuse di Kamau Bobb non sono servite e Google ne ha deciso la rimozione. Bobb, nel suo post con il quale commentava il conflitto israelo-palestinese, diceva, tra l'altro, che gli ebrei hanno "un appetito insaziabile per la guerra e l'uccisione".
Nell'annunciare il drastico provvedimento, un portavoce di Google, ha detto: "Condanniamo inequivocabilmente gli scritti passati di un membro del nostro team di diversità che stanno causando profonda offesa e dolore ai membri della nostra comunità ebraica". "Questi scritti" - ha aggiunto il portavoce - "sono indiscutibilmente dolorosi. L'autore lo riconosce e si è scusato. Non farà più parte del nostro team di diversità...e si concentrerà sul suo lavoro'' occupandosi quindi di tecnologia.

Il portavoce ha anche fatto riferimento al momento che si sta vivendo negli Stati Uniti, in cui si ''assiste a un allarmante aumento degli attacchi antisemiti". L'antisemitismo, ha spiegato, "non ha posto nella società e siamo con la nostra comunità ebraica (riferendosi ai propri dipendenti di fede israelita, ndr) nel condannarlo".
Kamau Bobb, che è entrato nello staff di Google nel 2018, nel post - intitolato ''Se fossi un ebreo'' - sul suo blog, descriveva come gli ebrei dovrebbero sentirsi nei confronti del conflitto tra Israele e palestinesi.

"Se fossi ebreo" - scrisse Bobb - "mi preoccuperei del mio insaziabile appetito per la guerra e per uccidere in difesa di me stesso". Bobb scrisse ancora che "l'autodifesa è senza dubbio un istinto, ma avrei paura della mia crescente insensibilità alla sofferenza degli altri".
Quando il post di Bobb è "riemerso" dal suo passato, in molti ne hanno chiesto la rimozione, come l'organizzazione filo-israeliana Stand With Us e la sede americana il Simon Wiesenthal Center. Bobb non ha risposto pubblicamente alle critiche, ma, secondo il New York Post, ha inviato un'e-mail di scuse ai dipendenti ebraici di Google.
"Ciò che ho scritto ha caratterizzato crudamente l'intera comunità ebraica" - ha sostenuto Bobb - "Quella che era intesa come una critica di una particolare azione militare alimentava troppi pregiudizi antisemiti. Penso che possiamo essere tutti d'accordo, non c'è una soluzione facile a questa situazione. Ma non è questo il punto. Il modo in cui ho espresso le mie opinioni su quel conflitto è stato offensivo".
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