Davos 2025: crescita economica e sostenibilità al centro della seconda giornata

- di: Giulia Caiola
 

La seconda giornata del World Economic Forum di Davos si apre con un'agenda fitta di incontri e discussioni che affrontano le sfide più urgenti dell’economia globale. In un contesto segnato da incertezze geopolitiche, pressioni inflazionistiche e una crescente spinta verso la transizione sostenibile, i leader internazionali si confrontano per individuare strategie concrete di crescita e innovazione.
Dall’intervento della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ai dibattiti sulle prospettive economiche globali, il focus della giornata si concentra su come navigare un’epoca di transizioni complesse, senza compromettere gli obiettivi di sviluppo e inclusione sociale.

Davos 2025: crescita economica e sostenibilità al centro della seconda giornata

Tra gli interventi più attesi della giornata, il discorso di Ursula von der Leyen ha offerto una panoramica delle priorità strategiche dell’Unione Europea per il 2025 e oltre. La leader europea ha evidenziato la necessità di rafforzare la sicurezza energetica, accelerando la diversificazione delle fonti e investendo massicciamente in infrastrutture per le energie rinnovabili, al fine di ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio da paesi instabili.

Un altro tema chiave affrontato dalla von der Leyen riguarda la competitività economica europea, sempre più messa alla prova da tensioni commerciali con Cina e Stati Uniti, nonché dall’adozione di politiche industriali aggressive da parte delle economie emergenti. In questo contesto, la Presidente della Commissione ha sottolineato l’importanza di rafforzare il mercato unico, favorendo investimenti in ricerca e sviluppo, digitalizzazione e manifattura avanzata.

Infine, un focus particolare è stato dedicato alla transizione digitale, con un richiamo alla necessità di un equilibrio tra innovazione tecnologica e protezione dei diritti dei cittadini, specialmente in relazione all'uso dell'intelligenza artificiale e della gestione dei dati sensibili.

Von der Leyen ha infine ribadito l'impegno dell'Europa nella lotta ai cambiamenti climatici, sottolineando che il Green Deal europeo rimarrà al centro delle politiche economiche comunitarie, con l’obiettivo di trasformare l’Europa nella prima economia a impatto zero entro il 2050.

Crescita economica in tempi incerti: le analisi di Børge Brende e degli esperti globali
In un contesto di crescente volatilità, il dibattito su “Finding Growth in Uncertain Times”, moderato dal presidente del WEF Børge Brende, ha offerto una panoramica sulle strategie che le aziende e i governi devono adottare per garantire una crescita sostenibile.

Gli esperti presenti hanno evidenziato tre principali fattori di incertezza:Geopolitica instabile, con conflitti in corso e tensioni commerciali che stanno ristrutturando le catene di approvvigionamento globali.Pressioni inflazionistiche persistenti, che costringono le banche centrali a mantenere una politica monetaria restrittiva, rallentando gli investimenti e i consumi.Rivoluzione tecnologica, che offre opportunità straordinarie ma rischia di accentuare le disuguaglianze e la polarizzazione sociale.

Tra le possibili soluzioni discusse, spiccano la necessità di rafforzare la resilienza economica, diversificando i mercati di approvvigionamento, puntando su innovazione sostenibile e sviluppando nuove competenze per il futuro del lavoro.

Molti leader aziendali presenti a Davos hanno sottolineato come la trasformazione digitale, se ben gestita, possa rappresentare un potente motore di crescita, consentendo alle imprese di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi, contribuendo al tempo stesso a una maggiore sostenibilità ambientale.

Sostenibilità e transizione energetica: investimenti e sfide globali

Uno dei temi ricorrenti della giornata è stato il ruolo della sostenibilità nella ripresa economica. Gli esperti concordano sul fatto che la transizione verso un’economia più verde non è solo una necessità ambientale, ma rappresenta anche un’opportunità economica senza precedenti.

Le aziende stanno investendo sempre più in soluzioni tecnologiche come l’idrogeno verde, la cattura del carbonio e l’efficienza energetica, ma permangono sfide significative, tra cui il costo elevato delle tecnologie emergenti e la necessità di un quadro normativo stabile che favorisca investimenti a lungo termine.

Sul fronte finanziario, cresce l’attenzione verso gli investimenti ESG (Environmental, Social, and Governance), con un numero crescente di fondi che richiedono alle aziende di dimostrare un reale impegno nella riduzione delle emissioni e nell'adozione di pratiche sostenibili. Tuttavia, la mancanza di standard globali uniformi rimane un ostacolo all'adozione diffusa di queste pratiche.

Il ruolo della tecnologia nell'economia del futuro
Un altro tema caldo della giornata è l’impatto della tecnologia sull’economia globale. L’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale e l’automazione sta ridisegnando interi settori produttivi, migliorando la produttività ma sollevando anche questioni etiche e sociali.

L’integrazione dell’AI nei processi aziendali potrebbe generare un significativo aumento della produttività globale, ma comporta anche la necessità di aggiornare le competenze della forza lavoro per evitare un aumento delle disuguaglianze. I governi sono chiamati a investire in programmi di reskilling e upskilling per evitare l’esclusione di ampie fasce di popolazione dal mercato del lavoro.

Conclusioni: la sfida dell’equilibrio tra crescita e sostenibilità

Il secondo giorno del World Economic Forum di Davos ha messo in evidenza la necessità di trovare un equilibrio tra la necessità di crescita economica e l’urgenza di perseguire obiettivi di sostenibilità.

Se da un lato le imprese sono chiamate a innovare per rimanere competitive in un contesto incerto, dall’altro devono anche dimostrare un impegno concreto verso modelli di sviluppo più responsabili.

Le sfide restano numerose: la transizione energetica, le tensioni geopolitiche, la digitalizzazione e le pressioni inflazionistiche richiedono risposte coordinate e visioni di lungo termine. Davos si conferma quindi il luogo ideale per creare sinergie tra governi, imprese e società civile, con l'obiettivo di costruire un futuro più resiliente e inclusivo.

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