Cristiano Ronaldo entra in una nuova dimensione: è il primo calciatore nella storia a diventare miliardario. Secondo Bloomberg, il patrimonio netto del campione portoghese, oggi punta di diamante dell’Al-Nassr, club saudita, ha raggiunto 1,4 miliardi di dollari.
Cristiano Ronaldo diventa il primo calciatore miliardario
La cifra segna un punto di svolta non solo per la carriera dell’ex attaccante di Real Madrid, Manchester United e Juventus, ma anche per il calcio moderno, sempre più legato al business globale dello sport.
Il ruolo del contratto saudita
Una parte decisiva di questo patrimonio deriva dal prolungamento del contratto con l’Al-Nassr, firmato nel giugno scorso.
Il nuovo accordo – riferisce l’agenzia – avrebbe portato a Ronaldo oltre 400 milioni di dollari, tra stipendio e bonus.
L’ingaggio faraonico, sostenuto dal fondo sovrano saudita, ha trasformato il campione portoghese nel simbolo della Saudi Pro League, che punta a imporsi come nuova potenza calcistica mondiale.
Un brand planetario
Ma la fortuna di Ronaldo non viene solo dal calcio giocato.
Fin dai tempi del Manchester United e ancor più negli anni d’oro al Real Madrid, CR7 ha costruito un vero e proprio impero commerciale.
Le sponsorizzazioni di marchi globali, come Nike e Armani, hanno contribuito a consolidare le sue entrate.
A queste si aggiungono le royalties del marchio CR7, che comprende una linea di abbigliamento, calzature, profumi, hotel di lusso e palestre.
La capacità di monetizzare la propria immagine, con oltre 600 milioni di follower sui social, lo ha reso il volto perfetto per brand e investitori di ogni settore.
Un’icona oltre il campo
Oltre che per i gol, Ronaldo è noto per il suo rigore maniacale nella preparazione fisica e per la capacità di rimanere competitivo a 40 anni.
Questa longevità sportiva, unita alla disciplina imprenditoriale, ha consolidato la sua immagine come esempio di professionalità e successo globale.
A differenza di molti colleghi, che dopo il ritiro affrontano difficoltà economiche, il portoghese ha saputo trasformare la sua carriera in un modello di business duraturo, ponendo le basi per mantenere il suo status di miliardario anche oltre il calcio.
Il confronto con le altre star
Il traguardo di Ronaldo apre un nuovo capitolo nella rivalità con Lionel Messi, che secondo Forbes nel 2024 aveva guadagnato circa 135 milioni di dollari tra ingaggi e sponsor, ma che non ha ancora raggiunto la soglia del miliardo di patrimonio netto.
Anche altre icone dello sport – come LeBron James nel basket e Tiger Woods nel golf – hanno varcato il traguardo del miliardo, ma Ronaldo è il primo a farlo restando in attività come calciatore professionista.
Il calcio come business globale
La parabola di Ronaldo conferma come il calcio contemporaneo sia diventato un gigantesco ecosistema economico, in cui le star non sono solo atleti ma marchi internazionali.
Il passaggio all’Arabia Saudita, criticato da alcuni per motivi sportivi, si è rivelato strategico: ha garantito a CR7 contratti astronomici e ha contribuito ad attrarre altri top player nel campionato saudita, ridisegnando l’equilibrio del mercato globale.
Un’eredità che va oltre il record
Cristiano Ronaldo, che ha segnato più di 850 gol in carriera, ha vinto 5 Palloni d’Oro, 5 Champions League e l’Europeo 2016 con il Portogallo, può ora vantare un primato che va oltre i trofei: quello di primo miliardario del calcio mondiale.
Questo record sottolinea come il successo sportivo e quello finanziario, nell’epoca dello sport-spettacolo, siano sempre più intrecciati.
Il suo percorso – dai campi di Madeira al trono economico dello sport mondiale – racconta l’evoluzione del calcio da disciplina popolare a industria globale dell’intrattenimento.
Un simbolo del nuovo calcio
L’ascesa di Ronaldo a miliardario rappresenta l’apice di una carriera ventennale che ha ridefinito il concetto di campione: non solo atleta, ma imprenditore e influencer planetario.
Mentre il portoghese continua a giocare e a segnare, il suo esempio suggerisce come il futuro del calcio d’élite sarà sempre più legato alla capacità di trasformare la fama sportiva in valore economico sostenibile, aprendo nuove prospettive per le generazioni di calciatori che verranno.