Importanti novità, nella Manovra del Governo, in materia di misure in favore delle imprese e, nello specifico, del credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese. La prima novità è che, in materia di credito d'imposta per la quotazione di piccole e medie imprese in mercati regolamentati, la misura sarà in vigore fino al 31 dicembre 2027 e non, come era scritto in precedenza, fino al 2025.
Quotazione Pmi, due importanti novità. Successo di Assonext
La seconda novità è che, in materia di limiti di utilizzo del medesimo credito d'imposta, le parole “e di 6 milioni di euro per l'anno 2025” sono sostituite da “di 6 milioni di euro per l'anno 2025 e di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027”.
Un successo, quindi, per AssoNext, l’Associazione Italiana delle Pmi quotate presieduta da Giovanni Natali (nella foto), che aveva spinto molto affinché fossero allargate le maglie sul credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese, allungando l’orizzonte temporale della misura e confermando, seppure al momento non per tutti i 6 milioni di euro stanziati per il 2025, i limiti di utilizzo del credito di imposta per il 2026 e 2027.
Misure che evidenziano un nuovo interesse verso la questione dell’accesso al mercato finanziario da parte delle Pmi, tema che è tra i cardini della Legge Capitali, approvata lo scorso febbraio e sulla quale Assonext ha avanzato proposte, molte delle quali inserite, circa appunto la facilitazione della quotazione da parte delle Pmi, che rappresenta una leva importante per lo sviluppo socio-economico dell’Italia e del suo tessuto produttivo.