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Covid-19: da oggi 43 milioni di italiani in Zona Rossa

- di: Redazione
 
Covid-19: da oggi 43 milioni di italiani in Zona Rossa
Da oggi dieci Regioni e la Provincia autonoma di Trento diventano "rosse". Il resto delle Regioni resta in arancione.
La sola eccezione è la Sardegna che rimane bianca, ovvero senza prescrizioni che limitino la libertà di spostamento. La nuova geografia del Paese, nell'era del Covid-19, si traduce in una serie di prescrizioni contenute nelle ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che - "relegando" circa 43 milioni di italiani in Zona Rossa - mirano a contenere la nuova ondata di contagi che si è abbattuta sull'Italia, facendo nuovamente schizzare in alto i dati della pandemia.

Per effetto della nuova partizione, entrano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, ai quali si aggiungono Campania e Molise, dove le restrizioni più dure erano già in atto. Quindi sono in "zona arancione" Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Toscana, Marche, Umbria, Liguria, Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano.

In virtù del nuovo decreto, alle Regioni è data la possibilità di rafforzare le restrizioni in quelle aree dove questa misura fosse ritenuta necessaria a causa dell'elevato numero di contagi rilevati.
Come, ad esempio, sta accadendo in Toscana che, Regione in zona arancione, conta tre Province - Arezzo, Prato e Pistoia - ed una decina di Comuni in zona rossa.
Nella facoltà concessa ai presidenti di Regione di adottare misure più restrittive al fine di contenere la circolazione del virus, c'è anche quella di intervenire su singole "porzioni" di città ritenute potenzialmente focolaio di contagio. Come ha fatto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che a Napoli ha disposto la chiusura, fino al 21 marzo, del lungomare, di piazze e parchi, così come giardini storici.

Il rigore è giustificato dai numeri della pandemia.
Ieri sono stati registrati 21.315 nuovi casi, con 264 decessi, che hanno portato il numero complessivo dei morti a 102.145, mentre il totale dei contagiati è salito a 3.223.142. I positivi sono 531.266, i dimessi e guariti 2,589.731. In isolamento domiciliare ci sono 503.666 contagiati.
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