• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Coppa Davis e talent in notturna, così Rai sfida Mediaset

- di: Marta Giannoni
 
Coppa Davis e talent in notturna, così Rai sfida Mediaset
Tennis in diretta da Bologna, palinsesti stravolti, talent show in piena notte e il solito braccio di ferro tra servizio pubblico e tv commerciale. Il 21 novembre 2025 è stata una di quelle giornate che mandano in tilt i palinsesti e raccontano, meglio di tante analisi, come stia cambiando la tv generalista italiana: Rai scommette sulla Coppa Davis e vince la serata con The Voice Senior spostato in seconda serata, mentre Mediaset si prende l’access e il preserale, blindando il suo pubblico familiare con La Ruota della Fortuna e Avanti un Altro.

I numeri Auditel della giornata mostrano un equilibrio delicato: Rai regge bene sul fronte dei contenuti e del racconto sportivo, ma Mediaset consolida il suo primato nelle fasce più “calde” per la raccolta pubblicitaria. E dietro le cifre, c’è la fotografia di un sistema televisivo in cui sport, intrattenimento e strategia degli orari contano quanto – e a volte più – del singolo programma.

Rai vince la serata, Mediaset guida il totale giornata

Sulla carta, il responso è chiaro: considerando l’intera giornata, dalle due di notte alle due del mattino successivo, il perimetro composto dalle reti generaliste e dai canali all news registra un lieve vantaggio per Mediaset. Le reti generaliste del gruppo, sommate al canale di informazione continua, superano i 2,6 milioni di spettatori medi con una quota attorno al 31%, staccando di poco il complesso delle reti generaliste Rai più il canale all news, che si attestano intorno ai 2,5 milioni di spettatori con uno share vicino al 29%.

La partita cambia, però, in prima serata: nel segmento tra le 20.30 e le 22.30, che tradizionalmente concentra la competizione più feroce, il fronte Rai (generaliste più informazione continua) mette insieme oltre 5,2 milioni di spettatori medi con una quota di ascolto che sfiora il 27%. Mediaset risponde con un totale di circa 6,8 milioni di spettatori e uno share che si avvicina al 35%, trainato dall’access muscolare di Canale 5 e da una prima serata commerciale più “lineare”, non stravolta dallo sport.

La fotografia, insomma, è quella di una tv spaccata in due: da un lato il servizio pubblico che si assume il rischio del grande evento sportivo e ne paga le conseguenze in termini di orari ballerini; dall’altro la tv commerciale che presidia le fasce chiave del mercato pubblicitario con una macchina da guerra chiamata game show.

Il tennis accende Rai 1 e porta l’Italia in finale

Il vero protagonista del venerdì televisivo è il tennis. Rai 1 dedica gran parte del pomeriggio e del preserale alla semifinale di Coppa Davis tra Italia e Belgio, in diretta dalla SuperTennis Arena di Bologna. Dalle 16.10 alle 21.22 il racconto dell’incontro occupa la rete ammiraglia, con una media di circa 2,5 milioni di spettatori e uno share vicino al 17%.

Nel dettaglio, il primo singolare con Matteo Berrettini, vittorioso su Raphael Collignon, si attesta intorno a 1,35 milioni di spettatori e il 14% di share, mentre la lunga battaglia di Flavio Cobolli contro Zizou Bergs esplode nel preserale con più di 3 milioni di spettatori e quasi il 18% di share. È il match che spedisce l’Italia alla terza finale consecutiva di Coppa Davis, con un tie-break conclusivo da antologia e una esultanza “alla Hulk” del giovane azzurro che fa subito il giro dei social.

“Una semifinale così, in diretta sull’ammiraglia del servizio pubblico, è un manifesto di quello che può ancora essere la tv generalista: una piazza comune in cui milioni di persone vivono lo stesso momento in tempo reale”, osserva un addetto ai lavori del settore sportivo. E i numeri dell’incontro, pur sacrificando l’assetto tradizionale del palinsesto, dimostrano che il pubblico è disposto a seguire lo sport anche fuori dalle cornici abituali del weekend.

The Voice Senior corre in notturna ma conquista la serata

L’altra metà della storia la scrive Antonella Clerici, costretta a rincorrere il tennis in una serata che, sulla carta, poteva penalizzare il suo show. La nuova edizione di The Voice Senior parte solo dopo la fine della Coppa Davis e una breve edizione del telegiornale, attorno alle 22.30, e si allunga fino a notte inoltrata.

Nonostante l’orario proibitivo, il talent dedicato ai cantanti “over” raccoglie circa 2,7 milioni di spettatori e si assesta poco sotto il 22% di share nella fascia di messa in onda. È un risultato importante, perché arriva dopo ore di diretta sportiva e con un pubblico potenzialmente stanco ma ancora disposto a restare su Rai 1. In questa cornice, la Clerici diventa di fatto la “regina” della prima serata allargata, mentre sulle altre reti si consumano le sfide tra la soap turca di Canale 5, i programmi di approfondimento e l’intrattenimento satirico.

“Il pubblico ha dimostrato di saper aspettare e di voler seguire la Clerici anche a orari meno comodi”, commentano fonti vicine al gruppo. La tenuta di The Voice Senior in piena notte conferma che, se il brand è forte e il racconto riconoscibile, gli spettatori sono disposti a spostarsi insieme al programma, perfino quando la serata comincia davvero tardi.

Access e preserale, il regno di Gerry Scotti e dei game Mediaset

Se la Rai si prende la gloria sportiva e la vittoria sulla lunga distanza di The Voice, Mediaset si prende il cuore del mercato pubblicitario. In access prime time, mentre Rai 1 è ancora occupata dal tennis, Canale 5 schiera l’artiglieria pesante: la nuova stagione de La Ruota della Fortuna. Il game condotto da Gerry Scotti sfiora i 6 milioni di spettatori e si porta su un 29% di share, una quota che lo consacra come uno dei prodotti più competitivi del momento.

Quando finalmente su Rai 1 può partire Affari Tuoi, il programma condotto da Stefano De Martino deve fare i conti con un orario anomalo e con un pubblico già “scaldato” dalla concorrenza. La puntata arriva comunque a oltre 3,3 milioni di spettatori, ma si ferma intorno al 17% di share, ben lontano dalle medie registrate negli appuntamenti “regolari”. È il prezzo da pagare per la scelta di privilegiare la Coppa Davis.

Nel preserale, il braccio di ferro si ripete: la lunga scia del match Cobolli-Bergs su Rai 1 raccoglie circa 3 milioni di spettatori con quasi il 18% di share, ma su Canale 5 Avanti un Altro si conferma una macchina da ascolti con oltre 3,5 milioni di spettatori e più del 21% di share. In altre parole: lo sport protegge la Rai sul fronte dell’immagine e del servizio, ma la tv commerciale continua a presidiare le fasce economicamente più redditizie.

“La forza dei game di Canale 5 è la ritualità quotidiana”, sottolinea un analista dei palinsesti. “Il pubblico sa cosa trova, a che ora e con quale ritmo. Quando la Rai rompe lo schema per seguire gli eventi sportivi, accetta consapevolmente di perdere un po’ di terreno in quelle fasce”.

Daytime Rai tra informazione, talk e cucina

Al di fuori dei picchi sportivi e delle grandi sfide tra game show, il daytime Rai mostra una tenuta solida. Su Rai 1, il mattino si conferma territorio di fedeltà: “Uno Mattina” si muove attorno al 17% di share, mentre “Storie Italiane” mantiene valori simili nelle due parti della trasmissione, con picchi sopra il 17% e una media di circa 800-900 mila spettatori.

Verso l’ora di pranzo, “È sempre mezzogiorno!” conferma il legame tra Antonella Clerici e il suo pubblico: il programma culinario-family si assesta intorno a 1,7 milioni di spettatori con una quota vicina al 17%, dimostrando che la conduttrice riesce a dominare più fasce orarie nella stessa giornata. Nel pomeriggio, la versione “short” de “La volta buona” supera ampiamente il milione e mezzo di spettatori, mentre la soap “Il paradiso delle signore” si mantiene oltre 1,2 milioni di affezionati con una quota di ascolto superiore al 12%.

Sulle altre reti del servizio pubblico, la fotografia non cambia: su Rai 2, “Radio2 Social Club” e “I fatti vostri” continuano a consolidare il loro zoccolo duro di pubblico, mentre su Rai 3 il mattino e il pomeriggio sono dominati dall’informazione e dall’approfondimento. “Tgr Buongiorno Regione” sfiora il 13% di share, “Agorà” resta su valori attorno al 5%, “Elisir” e “Quante storie” difendono la vocazione di servizio del canale, e “Geo” chiude la giornata con oltre 1,3 milioni di spettatori e una quota a due cifre, sopra l’11%.

Nel preserale di Rai 3, la sequenza formata da “Blob”, “Nuovi eroi”, “Il cavallo e la torre” e “Un posto al sole” mette in fila risultati che oscillano tra il 4,5% e oltre il 6% di share, confermando l’esistenza di un pubblico fedele e ben identificato che non si lascia spostare dal clamore delle grandi sfide sul tasto 1 e sul tasto 5 del telecomando.

Una sfida strategica tra servizio pubblico e tv commerciale

I dati del 21 novembre raccontano molto più di una semplice giornata di ascolti. Da un lato c’è una Rai che scommette sulla dimensione “nazionale” dello sport, accetta di sacrificare la regolarità dei game show di punta e sposta un talent forte come The Voice Senior in tarda serata pur di garantire la diretta integrale della Coppa Davis. Dall’altro c’è un gruppo privato che consolida il proprio ruolo di campione dei game, rendendo La Ruota della Fortuna e Avanti un Altro il baricentro di una strategia di palinsesto che punta sull’abitudine e sulla ripetizione rassicurante.

“Il servizio pubblico ha il dovere di raccontare la grande impresa sportiva in chiaro, anche se questo implica qualche sacrificio sugli ascolti di altri programmi”, ragiona chi conosce da vicino le logiche di viale Mazzini. Sul fronte opposto, la lettura è speculare: “Il nostro compito è presidiare ogni sera le fasce chiave per gli investitori, offrendo un prodotto riconoscibile e costante”, è il ragionamento che filtra dall’area commerciale.

Alla fine, il 21 novembre diventa il riassunto perfetto delle due anime della tv generalista italiana: da un lato la vocazione al racconto collettivo, con un Paese intero che si ferma davanti alla semifinale di Coppa Davis; dall’altro la potenza industriale della tv commerciale, che trasforma un gioco a premi in un appuntamento quasi rituale da quasi 6 milioni di persone.

In mezzo, ci sono gli spettatori, che zappano tra racchette, talent e valigette, ma continuano a dare senso a un duello che, nonostante lo streaming e le piattaforme, resta uno dei termometri più chiari dell’umore del Paese.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 26 record
Pagina
3
03/12/2025
Ponte dell’Immacolata, 13,9 milioni in viaggio
Federalberghi vede un’Italia che si muove ma resta la frattura sociale
03/12/2025
Italian Tourism Awards, Roma accende la notte che celebra il valore dell’industria dei viaggi
Nelle sale storiche del The St. Regis Rome prende forma la sesta edizione degli Italian To...
03/12/2025
Usa, stop alle domande di immigrazione da 19 paesi
Gli Stati Uniti bloccano visti, green card e cittadinanze per cittadini di 19 paesi extra-...
03/12/2025
Netanyahu, sì alle fattorie illegali e la nuova linea in Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un documento interno rivelato da Ynet, s...
Trovati 26 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720